Oristano
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Indosso mantello e maschera neri hanno partecipato in alcune centinaia al terzo Raduno mondiale degli Zorro che nel pomeriggio ha animato il centro di Oristano, da dove si è levato non un grido, ma un silenzio di pace. Quello che gli Zorro hanno simbolicamente lanciato verso l’Ucraina, dove la guerra continua giorno dopo giorno a portare la morte.
L’iniziativa promossa dall’Università di Aristan, sodalizio culturale promosso dal regista Filippo Martinez, è nata prendendo a riferimento proprio la “z”, simbolo di Zorro, ma anche la “z” verniciata sui mezzi militari dell’esercito russo che ha invaso il territorio ucraino.
Con lo slogan “Riprendiamoci la zeta”, nelle settimane scorse, il terzo Raduno mondiale degli Zorro è stato preparato da iniziative e testimonianze di uomini di cultura e artisti, tra i quali il critico d’arte e parlamentare Vittorio Sgarbi e il cantante Morgan. Tutte volte a rilanciare un messaggio di pace, com’è stato oggi a Oristano.
La manifestazione è stata aperta dai bambini che hanno partecipato alla Zorriglia, una sorta di Sartiglia, la storica corsa equestre alla stella, stavolta, però, in sella a un cavallino di canna e sempre con la maschera di Zorro.
In piazza anche le scuole di danza cittadine, e le loro coreografie ispirate a Zorro.
Poi il corteo per le vie del centro con alcune centinaia di Zorro. Ad aprirlo le delegazioni di Russia e Ucraina, a seguire anche quelle di paesi lontani nel mondo.
Tra i partecipanti la scrittrice Barbara Alberti, dalla quale è venuto ugualmente un invito alla pace.
Sabato, 28 maggio 2022
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