Mogoro
Il progetto impegna una quarta e ha ottenuto un finanziamento del Ministero
Ritrovare le proprie radici, quei fili immaginari che legano il presente con il passato, origini in cui la tradizione si mescola con il mito. Infine, raccontarle con un linguaggio accessibile a tutti, quello del cinema. È l’obiettivo di “Intrecci d’arte: artigianato artistico e cinema per una scuola aperta al territorio”, un progetto che sta portando avanti la 4ª A della scuola elementare di Mogoro. Così ambizioso che terminerà a ottobre, secondo il programma impostato dalle due organizzatrici, le maestre Patrizia Lilliu e Cristiana Floris.
Il lavoro, alquanto complesso perché coinvolge tutte le materie affrontate dalla classe, è stato premiato dal Ministero dell’Istruzione, che lo ha finanziato con 7.400 euro.
Il prodotto finale sarà un cortometraggio che partirà dalle vite degli scolari, che andranno a unirsi al racconto degli usi e i costumi dei loro avi, primi fra tutti l’arte del tappeto, che ha reso celebre Mogoro. La stessa arte che troviamo nel mito del Dio distratto di Giuseppe Dessì, ispirato all’artista Maria Lai, che con i suoi fili intrecciava storie, relazioni, emozioni. Il mito, studiato dagli studenti nel corso dell’anno scolastico, sarà introdotto negli ultimi minuti del cortometraggio.
Fili che legano storie anche in questo piccolo film, le cui riprese si svolgeranno al teatro comunale, dove gli studenti incontreranno le tessitrici della cooperativa Su Trobaxiu. Da qui, inizierà il mito del Dio distratto, scritto e interpretato dai bambini, con le janas che insegnano alle donne la tessitura, che nel mito è uno strumento per emanciparsi dagli uomini. Il dio distratto sarà invece interpretato da un bambino, entrerà nella storia attraverso trucchi scenici che in questi giorni la classe sta mettendo a punto.
Anche il nuraghe Cuccurada, che domina il territorio mogorese, è stato scelto per la realizzazione delle riprese del cortometraggio. In questo luogo, i bambini studieranno la storia antica, ma anche la natura, osservando la macchia mediterranea che cresce attorno alla fortezza preistorica.
Già realizzata invece su più cartelloni un’enorme mappa di Mogoro che segnala le case degli studenti e la scuola, altro filo immaginario che collega i bambini con il territorio. La mappa andrà ad arricchire i filmati, tutti realizzati dal professionista mogorese Marco Spanu.
La narrazione, scritta anche questa dagli studenti, sarà letta e registrata dagli speaker di Unica Radio, la radio dell’Università di Cagliari.
“Il nostro impegno è quello di favorire l’apprendimento di tutti gli alunni, valorizzando le differenti attitudini di ciascuno e i loro talenti. Vogliamo che nessuno rimanga escluso. È bello quando notiamo che gli studenti più timidi vengono coinvolti dai compagni più coraggiosi”, spiega la maestra Patrizia Lilliu. “Ora i bambini stanno lavorando sulla parte del testo già realizzata da loro e con il nostro aiuto. Sono molto entusiasti, ogni giovedì non vedono l’ora che arrivi il momento delle attività sul cortometraggio”, racconta l’insegnante. “Vogliamo che gli studenti conoscano il proprio territorio di appartenenza: è difficile trovare sui testi di scuola la storia della Sardegna”, conclude Patrizia Lilliu.
Venerdì 27 maggio 2022
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