Monumenti Aperti, un fine settimana a Cuglieri con l'imbarazzo della scelta - LinkOristano
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Monumenti Aperti, un fine settimana a Cuglieri con l’imbarazzo della scelta

Dodici visite possibili, tra musei, chiese, conventi e una fortezza. Il 4 e il 5 giugno tappa a Neoneli

Cuglieri, monumenti
La chiesa di Santa Maria a Cuglieri

Cuglieri

Dodici visite possibili, tra musei, chiese, conventi e una fortezza. Il 4 e il 5 giugno tappa a Neoneli

La 26ª edizione di Monumenti Aperti fa tappa anche a Cuglieri e nel prossimo fine settimana proporrà dodici monumenti da visitare, tra cui sette chiese.

“Con entusiasmo e orgoglio”, commenta il sindaco di Cuglieri, Andrea Loche, “dopo due anni particolarmente difficili per la nostra comunità, Cuglieri aderisce per la settima volta alla manifestazione Monumenti aperti. Appuntamento atteso che ci consente di raccontare, promuovere e condividere con chi viene a trovarci i tanti luoghi di interesse: il borgo, la montagna, il mare, le tradizioni, i sapori. Ad illustrare le bellezze del paese saranno le associazioni, i giovani volontari e gli alunni della scuola, eredi e custodi della nostra storia, radici e patrimonio”.

“Un particolare ringraziamento”, conclude Loche, “a tutti coloro che con la loro collaborazione hanno contribuito alla realizzazione della manifestazione”.

A Cuglieri nelle due giornate di Monumenti Aperti si potranno visitare il Convento dei Cappuccini – Museo archeologico, che fu costruito per iniziativa dei feudatari locali e del vescovo della diocesi di Bosa; il Seminario regionale del Sacro Cuore, la cui struttura si ispira alle architetture romaniche medievali; il parco del Seminario con l’annessa Via Crucis, di cui si hanno, purtroppo, solo pochi residui e alcuni gruppi scultorei in gesso; il Museo dell’olio Zampa, che sorge nell’edificio occupato fin dal 1937 da un frantoio appartenente alla famiglia Zampa. Una parte del museo, tra l’altro, è dedicata proprio alla conoscenza delle varie fasi relative alla trasformazione delle olive per la produzione dell’olio. Grazie alla ricca raccolta di macchinari e oggetti vari, offre la possibilità di conoscere e ricostruire anche altri aspetti della tradizione e della civiltà contadina di un tempo.

Visite anche al Casteddu Etzu, una fortezza a tre chilometri da Cuglieri, sulla strada che collega il Montiferru col Marghine, e che occupava l’estremo limite meridionale del giudicato di Logudoro, con la funzione di difesa e salvaguardia dei confini del regno.

A questi monumenti si aggiungono sette edifici religiosi: la chiesa della Madonna del Carmelo, in origine intitolata a San Urbano; la chiesa di San Giovanni Battista, la cui prima notizia certa risale agli inizi del XIV secolo; la chiesa di Santa Croce chiamata di Santa Silvana; la chiesa della Madonna delle Grazie, costruita dai frati che realizzarono anche l’annesso convento dei frati Serviti, edificata a partire dal 1540; la basilica della Madonna della Neve con la sua facciata neogotica e il cimitero monumentale con una serie di opere scultoree di Giovanni Sartorio; la chiesa di Sant’Antioco; la chiesa dei Cappuccini.

Gli orari. I monumenti saranno visitabili gratuitamente sabato 28 dalle 16 alle 20 e domenica 29 maggio dalle 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 20. Un punto informazioni sarà allestito nel Seminario, in via Vittorio Emanuele. Per tutte le informazioni dettagliate su disposizioni e orari consultare la brochure e il sito di Monumenti Aperti nella pagina dedicata a Cuglieri.

Sabato e domenica monumenti da visitare anche a Cossoine, Genuri, Monastir, Pabillonis, Quartu Sant’Elena, Sanluri, Selargius e Tuili.  Nel fine settimana successivo – sabato 4 e domenica 5 giugno – toccherà ad Assemini, Elmas, Gavoi, Muravera, Neoneli, Ossi, Sardara, Uta e Villaputzu.

La manifestazione. Monumenti Aperti, coordinata su base nazionale dall’associazione Imago Mundi, è realizzata in Sardegna in partnership con la Fondazione di Sardegna. Sponsor tecnici Arti Grafiche Pisano e CTM spa, media partner Radio X e Eja TV, in collaborazione con BES – Best Events Sardinia. Dopo la versione completamente in digitale del 2020 e quella mista del 2021, finalmente l’edizione 2022 di Monumenti Aperti vedrà, sino al 5 giugno, il ritorno di volontari e pubblico nei monumenti, nelle strade e nelle piazze di 38 comuni della Sardegna. Nell’autunno spazio al programma nazionale. Per la prima volta, inoltre, la manifestazione organizzata da Imago Mundi si terrà sotto l’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo.

“Il nostro bello, insieme ci prendiamo cura del tempo”, è il titolo di questa edizione che intende richiamare l’eredità culturale riconosciuta come uno spazio condiviso dove agire per lo sviluppo sociale, economico e ambientale dei territori, e all’interno del quale rispettare quei principi di sostenibilità e benessere che sono al centro dell’impegno contemporaneo.

“Nonostante i due anni difficili trascorsi”, dichiara Massimiliano Messina, presidente dell’associazione organizzatrice Imago Mundi, “non ci siamo mai fermati, le estreme criticità affrontate non ci hanno impedito di continuare a muoverci e guardare avanti. Nel 2021 abbiamo comunque, fortemente, voluto festeggiare il quarto di secolo di vita di Monumenti Aperti, lanciando un segnale chiaro di speranza e di voglia di ripresa, con un ritorno parziale in presenza del nostro bello, come recita lo slogan della manifestazione di quest’anno, del nostro patrimonio, delle nostre comunità, dei nostri volontari, primi attori del progetto”.

“Con la ventiseiesima edizione”, aggiunge Messina, “ripartiamo dall’alveo temporale tradizionale, la primavera, per marcare il desiderio di far tornare Monumenti Aperti a essere quella festa di comunità, appunto, quel rito collettivo, che è sempre stato. Ci incoraggia e dà forza il fatto che il numero dei comuni sia cresciuto rispetto alla scorsa edizione, che la rete delle autonomie locali e dei territori confermi l’interesse immutato verso il progetto con nuovi ingressi, Dorgali, Ittiri, Tuili, e rientri importanti, per esempio Sassari e Carbonia. Tutte significative le presenze a livello regionale, così come si conferma la dimensione nazionale, ormai consolidata, della manifestazione. È ormai arrivato il momento di sfidare il futuro dando vita alla Fondazione di comunità di patrimonio Monumenti Aperti, per garantire e migliorare le prospettive del nostro progetto”.

I contenuti della manifestazione, corredati da informazioni sempre aggiornate, foto, comunicati stampa e materiali video, sono ospitati nel sito ufficiale della manifestazione. Il racconto in diretta della XXVI edizione di Monumenti Aperti si svolgerà anche su Facebook (@monumentiapertiofficial), Instagram (@monumentiaperti) e Twitter (@monumentiaperti), canali social nazionali della manifestazione. Il tag ufficiale è: #MonumentiAperti2022. I contenuti video saranno disponibili sul canale YouTube Monumenti Aperti.

Heart of Sardinia è un’applicazione gratuita per iOS e Android, che da cinque anni promuove il patrimonio turistico dell’sola. Sarà l’app ufficiale dell’edizione 2022 di Monumenti aperti e una guida digitale per tutti i visitatori: al suo interno sarà possibile consultare la mappa dei monumenti visitabili e salvare gli itinerari in anticipo. Heart of Sardinia si occuperà anche di raccogliere dati anonimizzati e aggregati sulle abitudini dei visitatori per misurare i risultati della manifestazione.

Norme di sicurezza. Dal primo maggio 2022 nei luoghi della cultura e dello spettacolo non è più necessario esibire il green pass. L’uso dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie non è più obbligatorio, ma si raccomanda comunque di indossare la mascherina, almeno di tipo chirurgico, nei luoghi al chiuso. La manifestazione seguirà le eventuali altre indicazioni in materia sanitaria anti Covid che dovessero essere indicate dal Governo nel corso del programma.

Mercoledì, 25 maggio 2022

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