Cabras
Sabato 28 maggio e mercoledì 1° giugno le tappe del progetto “Qui vivo, qui racconto”
Gli alunni delle classi quinte della scuola primaria e delle classi prima e seconda della scuola secondaria di Cabras e Riola Sardo diventano per un giorno guide turistiche per presentare i principali monumenti del proprio paese, con il progetto “Qui vivo, qui racconto”.
Sabato prossimo (28 maggio) a Riola Sardo e mercoledì 1° giugno a Cabras, in collaborazione con le rispettive amministrazioni comunali, i ragazzi dell’Istituto comprensivo di Cabras vestiranno i panni di “ciceroni” per raccontare ai concittadini, ai visitatori e ai turisti le bellezze architettoniche, il patrimonio culturale e identitario dei due centri lagunari, in modo particolare le chiese, i portali e i palazzi storici che ne contraddistinguono il paesaggio urbano.
Si inizierà sabato a Riola Sardo, come detto. Gli studenti adotteranno per una mattinata la parrocchia di San Martino, di impianto romanico, che custodisce al suo interno un crocefisso del ‘500. A seguire la visita alla Casa Sulas, antica dimora con annessa cantina sita nel centro storico del paese. Ultima tappa la chiesa medievale di Santa Corona, che sorge nei pressi del canale di Mar’e foghe.
Il secondo appuntamento dell’iniziativa si svolgerà a Cabras mercoledì 1° giugno, dove gli studenti delle scuole cittadine presenteranno i portali di Don Peppe e Donna Annetta, esempi architettonici tipici di molte tenute agricole storiche del territorio cabrarese e di altri centri dell’Oristanese.
Gli altri monumenti e siti di interesse culturale inseriti nelle visite guidate e raccontate dagli alunni delle scuole sono la Pieve di Santa Maria, imponente chiesa madre ai margini dello stagno che rappresenta l’edificio religioso più importante del paese con l’annesso ospedaletto, la chiesetta dello Spirito Santo e la piazza Stagno, luogo della memoria e della storia di Cabras.
“Obiettivo formativo del progetto “Qui vivo, qui racconto”, coordinato dalle insegnanti Daniela Deriu e Angelica Brigas, con la collaborazione dell’esperto di storia locale professor Ferdinando Sechi, è far acquisire agli studenti una maggiore consapevolezza dell’importanza della tutela del patrimonio culturale ereditato dalle generazioni passate, per valorizzare il patrimonio storico-artistico di Cabras e Riola Sardo stimolando gli alunni alla conoscenza e manifestando in ambito extra scolastico la competenza maturata, con il valore aggiunto dell’entusiasmo che essi sanno trasmettere quando sono protagonisti”, spiega il dirigente dell’Istituto comprensivo di Cabras, Paolo Figus.
“Le classi coinvolte nel progetto hanno lavorato per gruppi nelle rispettive classi, stimolati dagli insegnanti a ricercare autonomamente informazioni, materiali e immagini sui monumenti, anche al fine di stimolare in loro lo sviluppo di una coscienza identitaria e uno spirito di appartenenza culturale al proprio paese di origine”.
Martedì, 24 maggio 2022
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