La tartaruga Gavino alla scoperta dell'Atlantico come Colombo: partita dal Sinis, ha già percorso 4.500 km - LinkOristano
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La tartaruga Gavino alla scoperta dell’Atlantico come Colombo: partita dal Sinis, ha già percorso 4.500 km

Rotta avventurosa a sette mesi dalla liberazione. Genoveffa ed Elettra invece non hanno mai lasciato il Mediterraneo

Tartaruga mare
Un momento della liberazione delle quattro tartarughe, lo scorso ottobre

Oristano

Rotta avventurosa a sette mesi dalla liberazione. Genoveffa ed Elettra invece non hanno mai lasciato il Mediterraneo

In sette mesi ha percorso oltre 4.500 chilometri a nuoto. Il suo nome è Gavino, è una delle quattro tartarughe Caretta caretta liberate lo scorso ottobre a San Giovanni di Sinis dal Cres e dall’Area Marina Protetta Penisola del Sinis – Isola di Mal di Ventre. Sta attraversando l’oceano Atlantico e continua a nuotare verso ovest.

L’aggiornamento sul viaggio delle Caretta caretta è stato diffuso dal portale regionale SardegnaAmbiente. I dati arrivano dalla Rete regionale per la conservazione della fauna marina e il monitoraggio è del Cres. Le informazioni legate ai profili delle tartarughe, pur non registrando profondità elevate, riportano un comportamento regolare rispetto ai dati raccolti nel periodo precedente.

Una delle tartarughe, Azzurra, era stata ritrovata senza vita due mesi fa in una spiaggia del Golfo di Hammamet, in Tunisia. Allertati dal gruppo del CNR-IAS che sta monitorando le tartarughe rilasciate, gli esperti dell’Istituto di Scienze Marine e Tecnologia (INSTM) hanno recuperato l’animale deceduto.

Da pochi giorni ha preso il largo Genoveffa, dopo essere rimasta lungo le coste della Sardegna dal momento della liberazione. Ad aprile ha girovagato all’interno del Golfo di Oristano, probabilmente attratta anche dalle numerose meduse presenti in questo periodo nella zona. Oggi però si trova a oltre 50 miglia a ovest della Sardegna e complessivamente ha percorso oltre 1.000 chilometri.

Sinora ha invece nuotato per 3.200 chilometri Elettra. Si è prima affacciata sul canale di Sardegna, il tratto di mare che separa l’isola dalla Tunisia, poi però ha fatto marcia indietro in direzione mar di Sardegna. La tartaruga si è quindi portata a meno di 40 chilometri dalle coste dell’isola e successivamente ha virato verso occidente. I dati trasmessi continuano a essere scarsi, i profili di immersione e i tempi di apnea risultano comunque regolari.

Gli esemplari di Caretta caretta sono monitorati grazie un Gps satellitare posizionato sul carapace delle tartarughe, su richiesta del Ministero della Transizione Ecologica e grazie a un progetto coordinato da Andrea De Lucia del Cnr e cofinanziato dalla Regione Sardegna tramite la Rete regionale per la fauna marina.

tracking carette maggio originale

Venerdì, 20 maggio 2022

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