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Gattari di Su Pallosu, nel nuovo processo parte lesa è il Comune di San Vero Milis

Se ci sarà una condanna si riaprirà la polemica sul mancato riconoscimento della colonia felina

Oasi Felina Su Pallosu
I gatti dell'Oasi felina in spiaggia

Oristano

Se ci sarà una condanna si riaprirà la polemica sul mancato riconoscimento della colonia felina

Erano stati denunciati dai vicini per “invasione di terreni e imbrattamento”. Ma quei terreni – una stradina “cieca” che conduce esclusivamente all’ingresso di casa Atzori, ed è l’unico ingresso dell’Oasi felina – non appartengono ai querelanti: sono di proprietà del Comune di San Vero Milis.

Udienza rinviata a luglio, quindi, nel processo contro i gattari dell’Oasi di Su Pallosu, Andrea Atzori e Irina Albu: il giudice, Cristina Argiolas, stamattina ha concluso l’udienza con la decisione di notificare al Comune di essere parte offesa nel procedimento.

“Il reato di invasione di terreni è punibile d’ufficio solo nel caso si tratti di pubblica proprietà”, commenta Atzori, spiegando che “paradossalmente se ingresso dell’oasi fosse intestato a un altro privato, l’accusa sarebbe già caduta”. I gestori dell’Oasi sono rappresentati dagli avvocati Giulia e Giuseppe Andreozzi, esperti in materia di ambiente e animali.

Per Andrea Atzori e Irina Albu va avanti intanto l’iter giudiziario iniziato nel 2018 con l’emissione di un decreto penale e la notifica di condanna a un mese di carcere, bloccata da un loro ricorso. Nella prosecuzione del processo, i due imputati avranno al proprio fianco come testimoni la presidente dell’associazione Effetto Palla Onlus, Monica Pais, e il responsabile sanitario della clinica veterinaria Duemari, Paolo Briguglio.

“Comunque andrà a finire, condanna o assoluzione per noi, sono diversi i motivi di interesse e rilevanza generale per chi si occupa di diritti animali, colonie feline e chi ama i gatti”, commentano i due gattari. “Se saremo condannati, significherà che era infondata la motivazione di rigetto dalla Pubblica Amministrazione alla richiesta del riconoscimento della colonia felina, quando sosteneva che non fosse un luogo pubblico o aperto al pubblico. Se invece saremo assolti, sarà una conferma della nostra attività in difesa dei diritti animali e di tutela del benessere animale”.

La battaglia legale dei responsabili dell’Oasi con due persone che vivono nella borgata era cominciata nel 2015, quando a loro volta avevano presentato una denuncia per minacce e danneggiamenti a carico dei vicini, poi condannati.

Tra carte bollate e aule del tribunale, l’attività dell’Oasi va avanti con successo: 4 anni consecutivi certificato eccellenza turistica Tripadvisor e oltre 30.000 visitatori in 10 anni ne fanno una delle principali attrazione del territorio comunale.

Attualmente l’Oasi ospita 32 gatti, 22 dei quali liberi e gli altri all’interno del rifugio per motivi sanitari. Le visite si svolgono regolarmente nel fine settimana, previo appuntamento al numero 333.2892251.

“Abbiamo già richieste per il mese di agosto”, annuncia Andrea Atzori. Tra queste anche persone che arrivano dal Canada.

Oristano - Presentazione 5 stelle - Andrea Atzori
Andrea Atzori

Mercoledì, 11 maggio 2022

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