Il sindaco di Suni replica all'opposizione sulla Tari: "Sparate senza senso" - LinkOristano
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Il sindaco di Suni replica all’opposizione sulla Tari: “Sparate senza senso”

Intervento di Falchi

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Intervento di Falchi

“L’opposizione o non capisce o fa finta di non capire. Il loro è un refrain già visto, ma se avessero il tempo e la voglia di leggere attentamente gli atti eviterebbero sparate come questa senza senso e contenuti”. I consiglieri di maggioranza del Comune di Suni, guidato dal sindaco Massimo Falchi, replicano così all’accusa di un aumento indiscriminato della Tari arrivata dal gruppo consiliare di minoranza “Uniti per Suni”.

“Nonostante il caro bollette dell’energia elettrica e nonostante il caro petrolio”, si legge in una nota firmata dal sindaco, “siamo riusciti nell’intento di mantenere pressoché inalterata la pressione fiscale nel nostro Comune”.

“Abbiamo sottoposto ai consiglieri il piano economico finanziario Tari per l’anno 2022”, continua Falchi, “attraverso il quale l’intero Consiglio è stato portato a conoscenza dei costi sostenuti dal Comune per il servizio fornito da Formula Ambiente, i quali sono stati approvati per complessivi 169.834 euro contro 167.646 euro del 2021”.

“Visto l’indiscriminato incremento di questo periodo di tutti i costi”, aggiunge ancora il sindaco di Suni, “riteniamo che l’aumento dei costi di poco più dell’1% – e di conseguenza delle tariffe che verranno applicate agli utenti – sia un ottimo risultato che si è ottenuto anche grazie al lavoro fatto dai cittadini attraverso la puntuale raccolta differenziata”.

“Il tributo”, scrive Falchi, “è formato da due componenti: tariffa fissa e tariffa variabile. Valutare l’imposta soltanto sulla scorta di una componente (la variabile), che effettivamente è aumentata, trascurando la fissa, che effettivamente è diminuita, è come parlare d’altro e certo non di tributi. Un piccolo esempio – riferito a quanto pagava nel 2021 una famiglie di tre componenti per una abitazione da 100 m/q – può aiutare a capire ancora meglio la questione. La tariffa variabile ammontava a 191,72 euro, quella fissa era di 0,76 euro al m/q. Il calcolo è il seguente 191,72 euro + (0,76 euro x 100) = 191,72 euro+76 euro = 267,72 euro. E nel 2022 la stessa famiglia cosa andrà a pagare? Tariffa variabile 227,85 euro; tariffa fissa 0,59 euro al m/q. Quindi 227,85 euro + (0,59 euro x 100) = 286,85 euro”.

“Votiamo dunque in Consiglio con cognizione e divulghiamo dati reali! Per il 2022”, precisa il sindaco, “è aumentata la tariffa variabile ed è diminuita la tariffa fissa. Questo è il dato che emerge con chiarezza”.

“Ci sono ulteriori novità approvate nel Consiglio comunale”, scrive ancora Falchi, “ovviamente sottaciute dall’opposizione. Abbiamo istituito una nuova agevolazione per i nuclei familiari all’interno dei quali sono presenti disabili e una nuova riduzione per gli immobili privi di utenze ma con il mobilio all’interno per i quali in passato non era previsto nessuno sconto. Abbiamo introdotto nuove agevolazioni per gli immobili relativi alle attività connesse all’agricoltura in aggiunta a quelle previste per chi decide di smaltire i propri rifiuti con ditte che provvedono al riciclo”.

“Oltre a tali importanti aiuti”, evidenzia il primo cittadino di Suni, “abbiamo aggiornato il regolamento delle entrate e delle riscossioni in base alle nuove disposizioni previste per il concessionario Ader (ex Equitalia). Un obbligo di adeguamento normativo che non incide però sull’operato del Comune, il quale provvede alla riscossione coattiva delle proprie entrate in forma diretta attraverso l’ausilio di una ditta specializzata che, da diversi anni, supporta l’ufficio tributi comunale nelle attività ordinarie e di front office. Questo ci permette di mantenere un rapporto diretto con l’utenza che si deve unicamente interfacciare con gli uffici esistenti all’interno del palazzo Comunale. Anche grazie al supporto di questa azienda, all’interno del regolamento delle entrate e della riscossione, la nostra amministrazione ha avviato un meccanismo che permette a chi non è in regola con i pagamenti di vedersi applicata una sanzione in misura super ridotta di quasi il 90% rispetto a quella originariamente prevista. Non dimentichiamoci poi dell’Imu”, conclude Falchi, “che è rimasta invariata rispetto all’anno precedente”.

Mercoledì, 4 maggio 2022

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