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Chiesa e società

Famiglie e lavoro: a Bosa il vescovo Morfino dialoga con i sindaci di Planargia e Montiferru

Giovani, inclusione e problemi sociali tra i temi trattati nell'incontro di preparazione al Sinodo

Generico maggio 2022
L'incontro con il vescovo nella sala consiliare di Bosa

Bosa

Giovani, inclusione e problemi sociali tra i temi trattati nell’incontro di preparazione al Sinodo

Anche la diocesi di Alghero-Bosa ha avviato il cammino sinodale voluto da Papa Francesco, nell’intento di aprire una fase di ascolto e di particolare attenzione alle diverse realtà del mondo ecclesiale come pure tutte le altre presenti nei territori delle diverse foranie.

Ed è così che il Comune di Bosa ha recentemente ospitato l’incontro del vescovo, padre Mauro Maria Morfino, con i sindaci della Planargia e del Montiferru. Un territorio che comprende 14 Comuni cui fanno capo oltre 17 parrocchie. Un ascolto che si è rivelato estremamente importante in virtù delle problematiche emerse e, soprattutto, per gli entusiasmi suscitati nella comune volontà di proseguire nel confronto, dialogo e collaborazione con la diocesi di Alghero-Bosa, pensando alla possibilità di creare nuove opportunità di crescita culturale, economica e sociale dei rispettivi territori.

Il sindaco di Bosa Piero Casula, introducendo i lavori, ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa assunta dal vescovo Morfino. “Sarà sicuramente facilitatrice di un percorso di aggregazione interistituzionale”, ha detto Casula, “potrà portare decisivi benefici alle popolazioni dei nostri Comuni, spesso abbandonate a se stesse e talvolta private di un adeguato supporto da parte dei vertici di Stato e Regione”.

Per questo il sindaco di Bosa ha richiamato il principio della sussidiarietà, quale fattore regolatore delle competenze ai vari livelli delle istituzioni, in grado di garantire la maggiore partecipazione, autonomia e responsabilità delle comunità interessate sia in ambito locale che regionale e statale.

Molto qualificanti anche gli interventi dei sindaci di Santu Lussurgiu, Sindia, Flussio, Sennariolo e Scano di Montiferro. Famiglia, giovani, lavoro, problemi sociali, inclusione sono stati i principali temi affrontati, quelli ai quali il mondo ecclesiale, insieme alle istituzioni, vuole rispondere con scelte concrete.

Circa due ore di dialogo molto partecipato che ha messo in rilievo la volontà condivisa di coinvolgere i soggetti parte attiva della società. È da salutare con favore il ruolo di aggregazione che la diocesi di Alghero-Bosa sta svolgendo con la sua presenza più concreta fuori dal sagrato, senza barriere, coinvolgendo il più possibile anche chi non fa parte della comunità ecclesiastica.

“Un fronte comune che sta sempre più estendendosi tra i diversi soggetti istituzionali”, ha concluso Casula, “sia religiosi che civili, mettendo in correlazione il percorso che l’amministrazione comunale di Bosa sta svolgendo nell’ambito del sociale, come anche nelle politiche di sviluppo economico e culturale del territorio, soprattutto dopo la drammatica situazione economica causata dai gravi incendi verificatisi nel Montiferru e nella Planargia”.

Mauro Maria Morfino e Piero Casula
Il vescovo Mauro Maria Morfino e il sindaco di Bosa Piero Casula

Lunedì, 2 maggio 2022

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