A Terralba il "Giardino dei Giusti" in memoria di padre Giovanni Battista Vinci e del giudice Francesco Coco - LinkOristano
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A Terralba il “Giardino dei Giusti” in memoria di padre Giovanni Battista Vinci e del giudice Francesco Coco

Ieri l'inaugurazione ufficiale

Terralba - Giardino dei Giusti
Foto Comune Terralba

Terralba

Ieri l’inaugurazione ufficiale

Realizzato in memoria di padre Giovanni Battista Vinci, su proposta di due classi della Scuola Primaria di Via Roma, e del giudice Francesco Coco, l’amministrazione comunale di Terralba ha istituito e inaugurato ieri il “Giardino dei Giusti”.

Il “Giardino dei Giusti” è nato concettualmente a Gerusalemme al Museo di YadVashem come simbolo per riconoscere tutti coloro che durante la Shoah si sono esposti ed adoperati per salvare le vite degli ebrei. A Terralba, spiega l’assessora alla Cultura, Giulia Maria Elena Carta, “rappresenta uno spazio pubblico dal forte richiamo simbolico per la comunità, per il suo carattere storico e di memoria dei due cittadini terralbesi che, in modo esemplare, operando in qualsiasi campo o schieramento, si sono attivati, anche rischiando la loro vita, per contrastare la cultura del genocidio o servire lo Stato perseguendo i valori della giustizia e della legalità e pertanto rientrano nel novero dei Giusti, meritando di essere conosciuti per l’ alto valore civile e morale”.

Il Giardino dei Giusti di Terralba si trova nello spazio verde alla fine di via Padre G.B. Vinci e in prossimità della via Giudice Coco, “ha un ulteriore e ricercato valore simbolico di legame tra le due strade già intitolate ai nostri due illustri concittadini e quindi di unione tra gli stessi nello spazio che li accomuna”, continua Carta.

“Diventerà il luogo di facile e immediata fruizione soprattutto da parte delle nuove generazioni affinché trovino la memoria del passato per guidarci sulla via del futuro”, commenta il sindaco di Terralba, Sandro Pili. “Il “Giardino dei Giusti” rappresenta uno spazio pubblico dal forte richiamo simbolico per la comunità, per il suo carattere storico e di memoria dei due cittadini terralbesi che, in modo esemplare, operando in qualsiasi campo o schieramento, si sono attivati, anche rischiando la loro vita, per contrastare la cultura del genocidio o servire lo Stato perseguendo i valori della giustizia e della legalità e pertanto rientrano nel novero dei Giusti, meritando di essere conosciuti per l’ alto valore civile e morale che rappresentano”.

“Si è concretizzato un piccolo grande progetto di ricerca e memoria storica a cui tenevo molto, una rielaborazione dello stesso concetto di giusto che ci ha portati appunto ad unire in un unico spazio simbolico i nostri due “giusti tra i giusti” concittadini”, l’assessora alla Cultura, Giulia Maria Elena Carta. “Con questo progetto promuoviamo la memoria del giusto inteso come essere umano che ha cercato di fare il proprio dovere , di realizzare il bene possibile, prendendosi cura degli altri. Una memoria di tutti coloro che in generale sono stati salvatori, nella loro normalità di vita, dei diritti umani, stando dalla parte dei deboli”.

“Un progetto che si è distinto per partecipazione civica, vista la straordinaria iniziativa di intenti tra il mondo della scuola e l’ istituzione comune e amministrazione tutta, per unione tra cultura e ambiente: abbiamo riqualificato una piccola area urbana e seminato memoria e per la promozione della cultura della pace e della fratellanza,, contro ogni tipo di totalitarismo ideologico”, conclude l’assessora. “Il nostro Giardino entrerà infine con grande orgoglio da parte di tutti noi nel circuito Gariwo Nazionale; Gariwo è la onlus nata nel 2001 che si occupa di diffondere la storia ed il messaggio di quanti si siano battuti in difesa dei diritti e della dignità umana durante i crimini della storia. Ringrazio sentitamente tutti coloro che si sono adoperati per far si che ciò avvenisse”.

Terralba - Giardino dei Giusti 2
Il taglio del nastro - Foto Comune Terralba
Terralba - Giardino dei Giusti 3
La targa - Foto Comune Terralba

I Giusti. Il Giudice Francesco Coco, nato a Terralba il 12 dicembre 1908, fu ucciso insieme alla sua scorta, dalle Brigate Rosse, nella strage di Genova dell’8 giugno 1976, servitore dello Stato ed in prima linea contro il terrorismo nel complesso periodo degli anni Settanta del secolo scorso.

Padre Giovanni Battista Vinci, nato a Terralba il 13 dicembre 1907, missionario e parroco a Roma, in Santa Maria in Portico in Campitelli, si curò degli ultimi, accolse e nascose in chiesa tantissimi ebrei, perseguitati nell’ ottobre del 1943, sottraendoli così ai campi di sterminio

Domenica, 24 aprile 2022

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