Laconi
Via libera delle autorità religiose. La soddisfazione del Comune
Dopo due anni le spoglie di Sant’Ignazio tornano a Laconi in occasione della tradizionale festa del Santo che si celebra nell’omonima chiesa dal 20 agosto al 4 settembre.
C’è il decreto dell’arcivescovo di Cagliari Giuseppe Baturi che autorizza, dopo due anni di stop a causa del coronavirus.
“Ora abbiamo finalmente la conferma cha attendevano”, dice il sindaco di Laconi Salvatore Argiolas, “con il provvedimento di nomina del tribunale e di autorizzazione al pellegrinaggio a seguito del consenso espresso dalla Congregazione delle Cause dei Santi”.
Certamente, l’impegno e la tenacia del sindaco e dell’Amministrazione comunale hanno dato importante contributo attraverso le numerose istanze presentate e le continue interlocuzioni perché Sant’Ignazio tornasse tra i suoi compaesani.
“Ringraziamo le due Arcidiocesi: quella di Cagliari e quella di Oristano e il padre provinciale dell’ordine dei Cappuccini di Sardegna e Corsica Filippo Betzu”, dichiara ancora il sindaco di Laconi, “già da ora unitamente con la parrocchia e la provincia religiosa si intraprenderà un cammino per preparare al meglio questo evento”.
Sul mancato trasferimento della teca di Sant’Ignazio anche lo scorso anno era nata una polemica che aveva coinvolto il Comune e le autorità religiose. A pochi mesi dalla festa, infatti, era stata rigettata la richiesta del sindaco di Laconi ad autorizzare il trasferimento nel paese natale del Santo.
La pandemia ancora in atto aveva suggerito al responsabile regionale dei Cappuccini di lasciare la teca del Santo a Cagliari, nonostante le rassicurazioni del Comune di garantire un adeguato servizio di sicurezza nel corso dei festeggiamenti che ogni anno richiamano nel Comune del Sarcidano migliaia di fedeli da tutta l’isola.
Mercoledì, 13 aprile 2022
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