Sportelli bancari in pericolo nell'Oristanese, il presidente dell'Abi gela le speranze: "Sono le regole della concorrenza" - LinkOristano
Economia e territorio

Sportelli bancari in pericolo nell’Oristanese, il presidente dell’Abi gela le speranze: “Sono le regole della concorrenza”

Mercoledì prossimo Anci Sardegna e sindaci saranno ascoltati a Cagliari dal presidente del Consiglio regionale e dai capigruppo

Banco di Sardegna Nurachi
La filiale del Banco di Sardegna di Nurachi

Cagliari

Mercoledì Anci Sardegna e sindaci incontreranno a Cagliari il presidente del Consiglio regionale e i capigruppo

Il presidente dell’Associazione bancaria italiana, Antonio Patuelli, gela le speranza sulla possibilità di tenere aperte le piccole agenzie che il Banco di Sardegna intende chiudere in diverse zone della Sardegna e anche nell’Oristanese, dove sono interessati gli sportelli di Abbasanta, Tramatza, Nurachi, Ruinas e Sini.

“Ritengo che la concorrenza sia la migliore arma”, ha detto stamane Patuelli, a Cagliari per il XXV Congresso nazionale dell’Acri, l’Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio. “Non si può fare qualcosa in termini di dirigismo”, queste le sue parole riportate dall’Agi, “nel senso che le banche sono imprese, tutte in concorrenza tra loro e, di conseguenza, con oltre dieci anni di tassi infimi, la redditività delle banche ne ha risentito e ogni sportello bancario viene visto come un negozio economico, e si guarda al fatto se è almeno al galleggiamento o se è in perdita. È chiaro che è difficile poter tenere aperti per decenni degli sportelli che possono essere in perdita”.

Secondo il presidente dell’Abi “ci sono anche degli spazi che si aprono, e non c’è autorità internazionale, europea o nazionale, che possa dire a una banca o a uno sportello finanziario o commerciale di qualsiasi genere di tenere aperto anche se perde, o di aprire anche se non è conveniente. La concorrenza è quella che risolve i problemi”.

Durante i lavori il presidente nazionale dell’Anci, Antonio Decaro, ha posto all’attenzione della platea il problema della chiusura delle filiali delle banchi in territori periferici, con una richiesta di una speciale attenzione per la salvaguardia dei piccoli centri della Sardegna.

L’Anci Sardegna e i sindaci sono stati convocati dal presidente del Consiglio regionale Michele Pais per un incontro a Cagliari con i capigruppo, previsto per mercoledì 13 aprile, alle 12.

Durante l’incontro gli amministratori locali chiederanno che la Regionale apra un tavolo con Anci, Fondazione di Sardegna, Banco di Sardegna e sindacati, per scongiurare la chiusura delle filiali e avviare tutte le azioni politiche per garantire la permanenza dei servizi primari in tutti i paesi della Sardegna.

Intanto da Nurachi – uno dei paesi interessati dal piano di “razionalizzazione” – il sindaco Renzo Ponti ha indirizzato una nota ai relatori del convegno presenti a Cagliari, ponendo ancora una volta l’attenzione sulle annunciate chiusure. Il documento è stato scritto su mandato dei 250 sindaci sardi che si sono uniti per chiedere al Banco di Sardegna di fare marcia indietro.

“Queste chiusure”, ha scritto Ponti, “in aggiunta alle altre chiusure dei servizi primari (scuole, ambulatori, servizi pediatrici, servizi postali, ecc.), stanno di fatto falcidiando il tessuto sociale ed economico delle piccole comunità, che – prive dei servizi istituzionali – si stanno spopolando in favore delle grandi città isolane e nazionali. Noi pensiamo che le Fondazioni Bancarie, in considerazione del peso decisionale che hanno nei confronti degli istituti bancari e in virtù della funzione sociale che rivestono, dovrebbero porsi come argine a questa deriva, che sta portando alla morte dei piccoli comuni, da una parte osannati quali custodi delle culture e delle antiche tradizioni, ma di contro falcidiati attraverso la chiusura del servizi primari, che a cascata provocano la desertificazione del tessuto economico e sociale”.

“Pensiamo che sia necessaria una inversione di rotta nelle politiche finanziarie degli investimenti”, si legge ancora nella nota, “che oggi da parte delle istituzioni e delle banche sono rivolte verso la realizzazione di infrastrutture che consumano il territorio e non verso il potenziamento e il mantenimento dei servizi, che invece garantiscono la qualità della vita dei cittadini”.

Ai relatori del convegno Ponti ha chiesto di sostenere le rivendicazioni dei sindaci “con la speranza che quanto esposto possa essere inserito nel documento finale del convegno a sostegno dell’uguaglianza dei diritti e servizi tra i cittadini delle grandi città e quelli dei paesi dell’interno”.

Renzo Ponti Nurachi
Renzo Ponti

Venerdì, 8 aprile 2022

Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi commentarlo, accedi al sito o registrati qui sotto. Se, invece, vuoi inviarci un’informazione, una segnalazione, una foto o un video, puoi utilizzare il numero Whatsapp 331 480 0392, o l’indirizzo email redazione@linkoristano.it

commenta