Samugheo
Finanziamento regionale riservato al restauro dei primi 27 reperti. Interlocuzioni con la Soprintendenza
Troveranno la giusta collocazione e saranno valorizzati alcuni dei menhir ritrovati nelle campagne di Samugheo.
Il Comune, beneficiario di un finanziamento regionale di 100 mila euro, ha appaltato i lavori di restauro delle statue menhir rinvenute in località Linn’è Cresia e in altri siti nel territorio del paese del Mandrolisai, aggiudicati dalla ditta di restauro cagliaritana di Giuliana Fenu.
“Si tratta di 27 reperti, selezionati dalla funzionaria della Soprintendenza, dottoressa Antonella Onali”, spiega il sindaco di Samugheo, Basilio Patta, che nei prossimi giorni proseguirà le interlocuzioni con l’ufficio tecnico-scientifico della Soprintendenza Beni Archeologici di Cagliari Oristano: “Terremo un incontro con il funzionario direttivo Alessandro Usai sulla possibile collocazione post restauro”.
Alla riunione insieme al sindaco Patta prenderà parte anche l’assessora alla Cultura e archeologa, Elisabetta Sanna.
“Abbiamo diverse strutture alle quali stiamo pensando di destinarli”, aggiunge il sindaco Patta, “sicuramente le valorizzeremo, vista l’opportunità di nuova linfa data dal restauro, reso possibile dall’importante finanziamento ricevuto”.
Samugheo, secondo quanto riferito dal sindaco, è una zone che la Soprintendenza ha definito tra le più ricche di menhir.
Il numero complessivo dei reperti ritrovati nell’agro del paese è di circa un centinaio. Il Comune li sta conservando in attesa di nuovi finanziamenti utili al restauro.
I primi sono stati ritrovati nel 1992. Si trattava di importanti ritrovamenti che avevano dato il via a campagne di scavo. Alcune statue risalenti al 3000 a.C., erano state rinvenute in prossimità di una tomba dei giganti di 1500 anni posteriore, molte inglobate in numerosi muretti a secco.
Tra le zone più ricche di menhir le località Cuccuru ’e Lai e Paulle Lutùrru.
Martedì, 29 marzo 2022
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