La polizia cercava armi, ma ha trovato 250 chili di marijuana nascosti sotto terra: un arresto - LinkOristano
Cronaca

La polizia cercava armi, ma ha trovato 250 chili di marijuana nascosti sotto terra: un arresto

Operazione nelle campagne di Masullas. In carcere un allevatore originario di Fonni

Generico marzo 2022

Masullas

In carcere un allevatore originario di Fonni

La polizia cercava armi in un ovile a Masullas, ma ha trovato invece 250 chilogrammi di marijuana già sbocciolata, nascosti in due cisterne da duemila litri, sotterrate poco distante da uno dei capannoni usati per la mungitura.

La lunga perquisizione si è conclusa con l’arresto di un allevatore di Fonni, Tonino Goria, di 56 anni, da tempo residente nell’Oristanese: dovrà rispondere della detenzione ai fini di spaccio di un ingente quantitivo di sostanze stupefacenti.

L’importante operazione di polizia era stata pianificata dalla Squadra Mobile della Questura di Oristano, guidata dal dirigente Samuele Cabizzosu, sulla base di movimenti sospetti notati nei pressi dell’ovile, lungo la strada provinciale Masullas – Simala. Si sospettava che l’allevatore nascondesse delle armi: per questo sono stati coinvolti gli agenti del Reparto prevenzione crimine Sardegna e le unità cinofile antiesplosivo e antidroga della Questura.

La prima perquisizione nell’ovile non ha prodotto risultati: niente armi. Il controllo è stato poi esteso all’interno e ai terreni attorno ai due capannoni che costituiscono l’ovile. Così uno dei cani antidroga e il suo conduttore hanno trovato – appeso ad una delle rotoballe di foraggio – un rametto di marijuana con ancora attaccati due piccoli boccioli di infiorescenza.

L’allevatore non ha saputo dare spiegazioni sulla provenienza di quel rametto ma le ricerche sono andate avanti. A poca distanza da uno dei capannoni, accanto a un locale usato per la mungitura, gli agenti hanno notato terra smossa e un piccolo pezzo di nylon che spuntava dal terreno: tutto faceva pensare che lì sotto fosse stato sotterrato qualcosa.

È stato richiesto l’intervento di un escavatorista esperto e in breve il lavoro della benna ha permesso di scoprire le due cisterne, all’interno delle quali erano stati nascosti oltre 250 chilogrammi di marijuana.

Le successive analisi disposte dalla Procura della Repubblica ed eseguite dal Gabinetto regionale di Polizia scientifica hanno rilevato un principio attivo dello stupefacente eccezionalmente alto, con picchi superiori al 25% di THC.

Martedì, 8 marzo 2022

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