Grande outlet con cento negozi. I primi commercianti contro: "Svuotano le città, la gente non deve solo comprare" - LinkOristano
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Grande outlet con cento negozi. I primi commercianti contro: “Svuotano le città, la gente non deve solo comprare”

Confcommercio: "Vogliamo vedere il progetto prima di esprimerci"

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Il rendering dell'outlet

Siamaggiore

Confcommercio: “Vogliamo vedere il progetto prima di esprimerci”

La Confcommercio ritiene di non avere elementi per una valutazione, la Confesercenti, invece, lo boccia da subito e così fa la presidente del Centro commerciale naturale di Oristano.

Sono le prime reazioni al progetto dell’outlet con cento negozi che dovrebbe sorgere alle porte di Oristano.  Si chiamerà Designer Outlet Sardegna, occuperà una superficie di 16.000 metri quadrati. Lo realizzerà  la ROS Retail Outlet Shopping, società indipendente nata nel 2011, con sede a Vienna e filiali in Polonia, Italia e Francia, che ne annuncia l’apertura per la primavera del 2023.

“Non siamo stati informati dell’iniziativa e non conosciamo il progetto. In questo momento non siamo in grado di esprimere una valutazione compiuta”,  afferma il presidente di Confcommercio Oristano, Nando Faedda.

Nando Faedda
Nando Faedda

Una bocciatura, invece, dal presidente della Confesercenti di Oristano Francesco Orrù: “È riduttivo pensare che la gente debba solo comprare”, afferma Orrù.  Da queste operazioni i Comuni  acquisiscono notevoli introiti e quando vedono che può arrivare un soggetto che fa investimenti di questo tipo, pensano ci sia sviluppo per il territorio”.

Il presidente di Confesercenti ricorda l’impegno della sua associazione contro l’apertura di grandi centri commerciali, che svuotano i centri cittadini, ma anche quelli dei piccoli paesi, dove sono presenti aree commerciali. “I fruitori di questo tipo di attività molto grandi, invece, nelle città e nei paesi  neanche ci arrivano”.

“Siamo convinti che ormai questa gara a costruire nelle aree extra urbane sia difficile da fermare”, continua Orrù, che si appella alle amministrazioni: “Dovrebbero stare più attente quando realizzano piani urbanistici nuovi ed evitare le aree con destinazione d’uso commerciale”.

“Ci sono altre tipologie di servizi che possono produrre reddito”, continua Orrù, pensando, per esempio ai centri sportivi. “Altrimenti ci troviamo con urbanizzazioni in mezzo alla natura, che diventano poi anche difficili da riqualificare”.

“È vero che a Siamaggiore sarà impegnata un’area già compromessa che ha dato vita al comparto commerciale”, continua il presidente di Confesercenti Oristano, “ma comporterà ulteriore svuotamento dei centri naturali, e non solo di Oristano: parliamo anche di Cabras e altri comuni limitrofi. Una situazione che scoraggia anche i commercianti locali a fare investimenti nelle loro attività”.

Orrù parla di Cattedrale nel deserto che nel lungo periodo “perdono smalto”, come sta accadendo a Cagliari, dove si assiste allo svuotamento di grandi negozi.

Francesco Orrù
Francesco Orrù

L’apertura dell’outlet a Siamaggiore non piace nemmeno alla presidente del Centro commerciale naturale di Oristano, Rita Musso, che rappresenta i commercianti del centro cittadino.

“Non ne faccio una questione personale, quanto di opportunità per la città: i negozi hanno sempre caratterizzato il centro e lo hanno ravvivato”, spiega. “Aprire un grosso polo alle porte della città significherebbe che Oristano verrebbe totalmente ignorata anche dalle persone di passaggio e questo comporterebbe svantaggi non solo per noi titolari di attività”.

“La nuova struttura all’uscita della 131 farebbe male anche a Sassari e Cagliari”, spiega la presidente del Centro commerciale naturale di Oristano, che dice di aver sentito i colleghi delle due grandi città:  “Soprattutto all’inizio, diventerebbe l’attrazione principale”, continua Rita Musso, che avanza dubbi sulla qualità della merce di grandi marchi con scontistiche elevate.

Altra questione riguarda le assunzioni: “Le nuove assunzioni, per le quali hanno agevolazioni che i commercianti non hanno, vanno a discapito delle persone che lavorano nel centro, i loro stipendi sarebbero le prime spese che i titolari taglierebbero”, spiega la presidente del Centro commerciale naturale di Oristano, che sottolinea anche la grande concorrenza costituita dagli acquisti on-line.

“Dispiace”, conclude Rita Musso, “che non ci sia forza da parte di Regione, Comuni e associazioni per combattere e ostacolare queste iniziative”.

Rita Musso
Rita Musso

Martedì, 8 marzo 2022

 

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