Arrivano bambini e famiglie dall'Ucraina, tutti i comuni dell'Oristanese invitati ad ospitarli - LinkOristano
Solidarietà

Arrivano bambini e famiglie dall’Ucraina, tutti i comuni dell’Oristanese invitati ad ospitarli

Il prefetto chiede collaborazione, si mobilitano le amministrazioni. A Oristano utilizzato un albergo?

Ucraina profughi
Foto Medici senza frontiere

Oristano

Il prefetto chiede collaborazione, si mobilitano le amministrazioni. A Oristano utilizzato un albergo?

I Comuni della provincia di Oristano si preparano ad accogliere bambini e famiglie in fuga dall’orrore della guerra che ha sconvolto l’Ucraina. Oggi in tutti i municipi è arrivata una circolare  firmata dal Prefetto Fabrizio Stelo. 

Nel documento si spiega che è necessario “procedere a una ricognizione delle soluzioni di accoglienza disponibili sul territorio che tengano conto della peculiarità delle persone in ingresso, prevalentemente donne e minori, presumibilmente anche non accompagnati”. 

Da qui la richiesta rivolta ai sindaci di “segnalazione della disponibilità di posti e strutture di accoglienza provenienti da privati cittadini, istituzioni, enti religiosi, con la massima urgenza consentita”.

Sempre il prefetto Stelo ha spiegato che “la Prefettura, sulla base delle comunicazioni ricevute, valuterà se procedere alla sottoscrizione di appositi accordi di collaborazione con i comuni al fine di affidare agli stessi Enti Locali la gestione dell’accoglienza con oneri a capo del Ministero dell’Interno.” 

Con la stessa circolare il Prefetto Fabrizio Stelo invita i sindaci a mettersi in contatto con l’apposita unità di crisi unità istituita a Cagliari per ogni iniziativa rivolta alla raccolta di offerte economiche materiali, beni, derrate alimentari e servizi.  L’invito del Prefetto Stelo è stato subito raccolto da diversi sindaci, che già stamattina hanno avviato la ricognizione dei locali disponibili nei loro comuni.  

Nel Comune di Oristano, il sindaco Andrea Lutzu è già da stamattina al lavoro per individuare locali da destinare ai  profughi dell’Ucraina. “ Abbiamo in mente alcune soluzioni che devono essere ancora vagliate con i proprietari degli stabili – spiega il sindaco Lutzu – Potrebbe essere disponibile l’area del Mistral 1 attualmente non occupata dai pazienti Covid, in tutto 33 stanze in grado di ospitare 66 persone, ma pensiamo anche a un grande condominio con 7 o 8 appartamenti ora liberi, ad altri locali in uno stabile di via Lazio e alcune altre strutture di una certa importanza in grado di ospitare complessivamente alcune centinaia di persone.” Il Sindaco Lutzu anche domani sarà impegnato a sentire altri privati e le istituzioni ecclesiastiche proprietarie, nella città e nelle frazioni, di diverse strutture di accoglienza utilizzabili anche subito.  Sempre Lutzu è anche in contatto con le organizzazioni   di volontariato che già in questi giorni hanno fatto partire la raccolta di medicine e prodotti sanitari e ai quali ha offerto la disponibilità dei locali dello Smart come centro di raccolta di articoli vari. 

Nel Comune di Nurachi la macchina della solidarietà si era già messa in moto nei giorni scorsi,  quando il sindaco Renzo Ponti aveva ricevuto l’offerta di 4 famiglie del paese, decise a mettere a disposizione una parte del loro appartamento o le loro seconde case. Oggi, attraverso il sito e la pagina Facebook del comune, il sindaco Ponti ha rivolto un invito ai suoi concittadini : “Chi fosse disponibile ad accogliere nelle proprie abitazioni i profughi può segnalarlo al Comune, inviando una mail a info@comune.nurachi.or.it, indicando: nome, cognome, data di nascita, contatti mail e telefonici, descrizione della soluzione alloggiativa proposta e numero posti disponibili. La solidarietà dei nurachesi è sempre stata grande, facciamo la nostra parte”. “Non possiamo rivolgere lo sguardo dall’altra parte – spiega il sindaco Ponti –  il comune non dispone di strutture in grado di offrire accoglienza per lunghi periodi ma faremo tutto il possibile per garantire un’ospitalità dignitosa ad alcuni  bambini e le loro famiglie in fuga dalla guerra “.

Il sindaco del Comune di Allai Antonio Pili già pensa di segnalare alla Prefettura la disponibilità dei locali dell’ex Scuola Media, che hanno ospitato di recente alcuni uffici. Ma rivolgerà un invito anche ai suoi concittadini perchè valutino la possibilità di mettere a disposizione qualche immobile inutilizzato.”La guerra è una immane tragedia, che possono comprendere bene solo i nostri vecchi che l’hanno conosciuta. – afferma Pili –  Ora che è a un passo da casa nostra,  davanti ai suoi effetti e alle migliaia di persone in fuga non possiamo tirarci indietro e il nostro comune, anche se piccolo,  non lo farà di certo. E’ necessario però affrontare bene l’aspetto dei costi e della gestione dell’ospitalità, da valutare insieme al Prefetto Stelo”.

Anche il sindaco del Comune di Arborea Manuela Pintus , dalla pagina Facebook del comune, ha subito rivolto un appello ai cittadini del paese,  invitati a segnalare con la massima urgenza alle mail:  protocollo@pec.comunearborea.it  oppure   protocollo@comunearborea.it,” la disponibilità di posti o strutture di accoglienza provenienti da privati cittadini, istituzioni, associazioni o enti religiosi”. Si ricercano sopratutto locali “idonei all’accoglienza e alla ospitalità di persone, prevalentemente donne e bambini”.  Le diverse disponibilità saranno raccolte dalla Segreteria del Comune di Arborea – Dr.ssa Laura Poddie. Per ogni chiarimento è disponibile il numero di telefono:  0783 8033206.

Segue –

 

Venerdì, 4 marzo 2022

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