I volontari di Domus ed Effetto Palla a sostegno della prima colonna di aiuti in partenza dalla Sardegna per l'Ucraina - LinkOristano
Solidarietà

I volontari di Domus ed Effetto Palla a sostegno della prima colonna di aiuti in partenza dalla Sardegna per l’Ucraina

Questo pomeriggio a Tramatza la consegna di beni e materiali. Al rientro si porteranno nell'isola i bambini in difficoltà sul fronte della guerra

Il materiale raccolto dall'associazione Domus

Oristano

Questo pomeriggio a Tramatza la consegna di beni e materiali. Al rientro si porteranno nell’isola donne e bambini in difficoltà sul fronte della guerra

I volontari oristanesi dell’Associazione Domus e dell’Associazione Effetto Palla hanno consegnato, questo pomeriggio, nell’area di Servizio di Tramatza il materiale sanitario raccolto nei giorni scorsi e destinato all’Ucraina. 

A prenderlo in custodia sono stati i volontari di ANAS Sardegna, l’associazione impegnata in una missione umanitaria, partiti da Cagliari con i loro primi 5 mezzi carichi di altro materiale,  che ritorneranno poi in Italia con alcune famiglie in fuga dal loro paese, dopo l’invasione dall’esercito russo. 

“A Nuoro e Olbia altri 3 mezzi con altri volontari a bordo si uniranno a noi, ma lungo il nostro itinerario tra Bologna e Padova incontreremo altri volontari che si uniranno al nostro convoglio, con altro materiale sanitario”, spiega Claudio Cugusi, responsabile dell’Associazione. 

Saranno in tutto una quindicina tra ambulanze, minicaravan e fuoristrada a cercare di varcare la frontiera polacca per portare medicine, garze, due sterilizzatori e altri prodotti sanitari fino a due ospedali di Leopoli. 

“Contiamo di rientrare in Sardegna con alcuni nuclei familiari – afferma ancora Claudio Cugusi – Si tratta di familiari di persone che già vivono in Sardegna, ma sappiamo che ci sono anche un centinaio di bambini che attendono di essere ospitati”.

“In questo momento – ha spiegato ancora Cugusi – servono soprattutto medicinali. Per il ritorno la rete Anas ha già ricevuto quattrocento richieste”. La destinazione è quella del confine polacco. Lì c’è già una delegazione Anas che sta lavorando per l’organizzazione della raccolta degli aiuti che stanno per arrivare e per preparare la marcia di ritorno con mamme e bambini.

Coinvolti dalla Sardegna una ventina di volontari a cui si uniranno altri quindici dalla penisola.

I volontari delle associazione Domus e di Anas Sardegna caricano una sterilizzatrice

Protezione civile pronta. “Ancora una volta il sistema regionale di protezione civile si mette a disposizione con le sue professionalità nell’attività di assistenza e di soccorso, in questo caso a favore del popolo ucraino, vittima di una grave emergenza internazionale”. Lo ha detto l’assessore regionale della Difesa dell’ambiente, Gianni Lampis, con delega alla protezione civile, questa mattina, al termine della videoconferenza col Dipartimento nazionale sul tema ’emergenza Ucraina’, attualmente gestita direttamente dal Ministero dell’Interno, alla quale ha partecipato anche il direttore generale della Protezione civile regionale, Antonio Pasquale Belloi.

“Con la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale – ha aggiunto l’assessore Lampis – il Dipartimento nazionale della Protezione civile, volendo assicurare il necessario coordinamento a tutte le iniziative di soccorso e di assistenza alla popolazione proveniente dalle zone di guerra, ha convocato alcuni tavoli di confronto con le Regioni e con gli organismi di protezione civile per una compiuta analisi delle criticità, in modo da trovare una linea condivisa e coordinata per uno scenario in continua evoluzione. La nostra organizzazione regionale, coi suoi volontari e i suoi presidi territoriali, è pronta a dare il suo contributo, anche in stretto coordinamento con tutte le strutture di volontariato presenti nel territorio regionale”.

Giovedì, 3 marzo 2022

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