Da Arborea appello al ministro Patuanelli e alla Regione: "Garantire stabilità alle aziende agricole e zootecniche" - LinkOristano
Terralbese

Da Arborea appello al ministro Patuanelli e alla Regione: “Garantire stabilità alle aziende agricole e zootecniche”

Richieste e proposte in un documento approvato dal Consiglio comunale

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La consegna delle chiavi delle aziende di allevatori e agricoltori alla sindaca Pintus

Arborea

Richieste e proposte in un documento approvato dal Consiglio comunale

Risorse in tempi certi per le aziende locali del comparto agricolo e zootecnico, in modo da contrastare il rincaro dei prezzi delle materie prime e l’aumento dei costi dell’energia. E poi sviluppo di politiche che rendano più autonoma la Sardegna sul fronte dell’approvvigionamento energetico e delle materie prime. L’appello, rilanciato nelle scorse ore dal Consiglio comunale di Arborea – che ha approvato all’unanimità un ordine del giorno sul tema – è stato spedito dalla sindaca Manuela Pintus al ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli, ai senatori e deputati sardi, al presidente della Regione Christian Solinas, all’assessora regionale dell’Agricoltura Gabriella Murgia, alla Giunta e al Consiglio regionale. Di seguito il testo integrale.

“Pregiatissimi,
l’aumento senza precedenti dei costi energetici (più che raddoppiati) e delle materie prime, rappresenta una realtà ben nota a tutti. Le scorse settimane hanno visto gli operatori di diversi settori, in tutta Italia, manifestare e testimoniare la propria sofferenza per una situazione che sta generando una crisi generalizzata e a macchia d’olio, che non lascia fuori nessuno, compresi i bilanci delle singole famiglie e di tutti i consumatori. Una vera piaga nazionale, ulteriormente aggravata in Sardegna dagli oneri di trasporto di prodotti, beni e forniture da e per il continente.

Mentre si scrive questo documento, il mondo segue con apprensione gli sviluppi della crisi internazionale dell’est Europa, una situazione che determina incertezza e che può portare a una rapida precipitazione degli eventi, a una nuova e terribile emergenza umanitaria per le popolazioni coinvolte nel conflitto e a un vero e proprio collasso nella fornitura di beni di prima necessità e di impiego nei settori agricolo e zootecnico, poiché l’Ucraina è paese esportatore di molti prodotti – tra cui prodotti base per l’alimentazione degli animali negli allevamenti,– che giungono nei mercati e determinano le sorti di centinaia di migliaia di aziende in tutta Italia.

L’amministrazione comunale ha ricevuto tra le mani della sindaca, domenica 14 febbraio, le chiavi delle aziende di agricoltori e allevatori locali, un segno simbolico di resa di fronte all’impennata dei costi che non sono più sostenibili e al cospetto di un prezzo del latte al litro che è drammaticamente basso rispetto a quanto occorrerebbe per garantire il punto di equilibrio dei bilanci aziendali, così come, per il comparto Ortofrutta che sconta difficoltà simili sulla voce “costi aziendali” (trasporto, materie prime, manodopera e personale, materiali per il confezionamento e gli imballaggi, energia elettrica e premi della Grande Distribuzione).

Il gesto simbolico della consegna delle chiavi è stato poi rafforzato dalla sindaca di Arborea, in occasione della manifestazione generale tenutasi a Cagliari e organizzata da Coldiretti Sardegna, presenti agricoltori, pastori, allevatori sardi, in parallelo a molte altre città italiane. Una chiave è stata infatti consegnata dalla prima cittadina di Arborea direttamente nelle mani del presidente della Regione, Christian Solinas, affinché le istituzioni regionali sentano urgente e non rimandabile l’attivazione di misure che si pongano almeno tre obiettivi, che qui ribadiamo:

1) strumenti finanziari di immediata erogazione a parziale ristoro del rincaro prezzi delle bollette energetiche e rincaro costi di gestione aziendale, al fine di garantire un livello di liquidità finanziario che consenta l’assolvimento dei pagamenti più urgenti nel breve periodo;

2) pianificazione di misure in grado di incidere sul medio e lungo periodo, finalizzate a migliorare le condizioni di autonomia sul fronte dell’approvvigionamento energetico e delle materie prime, e che pongano le basi per una seria politica di affrancamento dalla dipendenza della nostra economia dagli equilibri internazionali, sempre più fragili;

3) favorire e accompagnare il passaggio generazionale nel mondo imprenditoriale in genere e nel settore primario della produzione di cibo, nell’agricoltura e nella zootecnia.

In merito al punto 1), si sottolinea positivamente la recente approvazione dell’emendamento che ai sensi della L.R. 22/2020, art. 27, stabilisce sovvenzioni dirette per l’anno 2022, in favore delle aziende agricole con carenza di liquidità per gli effetti della crisi da aumento dei costi delle materie prime e per le conseguenze della pandemia da Covid-19, per complessivi euro 40.000.000, di cui euro 9.500.000 per i bovini di latte, euro 8.000.000 per i bovini da carne ed euro 22.500.000 per il settore ovicaprino della Sardegna.

A tale proposito si ritiene, tuttavia, importante rimarcare l’urgenza di rendere celere ed efficace la fase operativa ed esecutiva necessaria a definire modalità, criteri e tempistiche di erogazione delle risorse da destinare alle aziende agricole.

Relativamente al punto 2) si richiama la centralità di una programmazione di azioni e interventi indispensabili a conferire stabilità, certezza e continuità a chi opera quotidianamente nel settore primario della nostra isola.

Eventi climatici avversi, circolazione virale di Blue tongue, epidemia Covid-19, oscillazione dei prezzi delle materie prime, aumenti del costo dell’energia, oneri ambientali legati al rispetto degli standard di sostenibilità ambientale: sono questi i principali ostacoli e le imminenti sfide alla crisi che le aziende italiane – e tra queste le aziende dell’isola – dovranno affrontare e stanno già combattendo negli ultimi anni.

A ciò si aggiunge, come elemento di novità, una sempre maggiore fragilità degli equilibri internazionali e del mercato economico globale, che spingono le dinamiche e le prospettive degli imprenditori verso scenari instabili e imprevedibili. Un’economia variabile che obbliga la Sardegna a intraprendere con coraggio la strada che conduce a una maggiore indipendenza e autonomia, sia nella produzione primaria legata alle risorse della terra, sia in relazione alle risorse energetiche, settori su cui (è opinione unanime) si dovrà investire massicciamente verso la sostenibilità e le fonti di energia rinnovabili.

Infine, ma non meno importante, le istituzioni dovranno essere chiamate a dare corso alle politiche di accompagnamento del passaggio generazionale nel mondo imprenditoriale. Già il Decreto “Semplificazioni bis” (D.L. 31 maggio 2021, n. 77), all’art. 47 fa cenno alla necessità di attivare iniziative “Per perseguire le finalità relative alle pari opportunità, generazionali e di genere”, aspetto rimarcato successivamente dal Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le Pari Opportunità’ del 7 dicembre 2021, cosiddette Linee Guida del DL “Semplificazioni bis”, che dispone indirizzi per consentire l’applicazione operativa delle misure relative alle pari opportunità, generazionali e di genere in relazione alle procedure afferenti agli investimenti pubblici finanziati, in tutto o in parte, dal PNRR e dal PNC.

Le sfide della sostenibilità, della progressiva digitalizzazione (anche) delle imprese, la necessità di muovere in velocità dati e comunicazioni, sono strumenti che più saranno messi a disposizione di una generazione imprenditoriale nuova, tanto prima si arriverà al perseguimento di obiettivi prioritari per il futuro del pianeta e – quindi – della Sardegna.

Siamo consapevoli che il futuro dell’isola resta fortemente legato al destino della terra e del suo più corretto e dignitoso utilizzo per la produzione di cibo, il rispetto dell’ambiente e la gestione delle risorse da cui tutti dipendiamo. Nella difesa degli agricoltori e degli allevatori si difende la nostra sopravvivenza, prima ancora che la nostra economia.”

Martedì, 1 marzo 2022

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