Polpetta di carne in strada. Allarme a Baratili: qualcuno vuole uccidere cani e gatti? - LinkOristano
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Polpetta di carne in strada. Allarme a Baratili: qualcuno vuole uccidere cani e gatti?

Analisi e annuncio del sindaco, Alberto Pippia: "Procederemo con denunce"

Baratili polpetta avvelenata
La polpetta rinvenuta a Baratili

Baratili San Pietro

Analisi e annuncio del sindaco, Alberto Pippia: “Procederemo con denunce”

Allarme a Baratili San Pietro, dove ieri mattina è stata trovata una polpetta di carne sospetta, che potrebbe contenere sostanze velenose o schegge di materiale in grado di ferire o uccidere animali.

“La polpetta è stata prelevata per essere consegnata all’Istituto Zooprofilatico per accertamenti”, annuncia il sindaco del paese, Alberto Pippia. “In caso di esito positivo si procederà con una denuncia penale contro ignoti”.

Il pezzo di carne macinata è stato rinvenuto dietro il Monumento ai Caduti del paese, tra via Dante e via Leopardi.

“La zona è sorvegliata da videocamere ad alta definizione e funzionanti”, spiega il sindaco, sottolineando che, fortunatamente, la polpetta è stata rinvenuta prima che qualche animale potesse mangiarla.

“Invitiamo tutti i possessori di animali, e la cittadinanza in generale, a prestare la massima attenzione e a segnalare immediatamente ogni polpetta o cibo sospetto”, avvertono dal Comune. “Invitiamo altresì a non depositare in strada o in aree pubbliche cibo per animali incustodito”.

Baratili - polpetta avvelenata - luogo di ritrovamento
Il luogo del ritrovamento

Nell’ ultimo periodo nel paese si sono verificati almeno 4 casi di avvelenamento: alcuni animali domestici sono morti.

“Sono accadimenti che non possono passare sottotraccia, comportamenti che disonorano la nostra Comunità, azioni ignobili che ben qualificano chi le compie, atteggiamenti che denotano una assoluta mancanza di senso civico, pietà e amore per il prossimo, ma siamo certi che con un impegno fattivo e costante da parte di molti ci sia la possibilità di individuare coloro che nell’ombra e convinti di farla franca si dedicano a tali attività”, commenta il sindaco di Baratili, ricordando che nell’ultimo caso, se dall’analisi dell’Istituto Zooprofilatico risultassero tracce di veleno o schegge, i responsabili rischierebbero la reclusione da 3 a 10 anni.

Alberto Pippia
Alberto Pippia

Mercoledì, 23 febbraio 2022

 

 

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