Oristano
Al lavoro su nuovi progetti anche grazie a una stampante 3D
“La codifica Braille ha permesso e permette ancora oggi a tanti non vedenti di studiare e di informarsi. È inoltre uno strumento indispensabile per quanti aspirano a un impiego come centralinista”.
Parole di Leonardo Nurra, presidente dell’Unione Italiana Ciechi di Oristano, nel giorno in cui si celebra la quindicesima giornata nazionale della scrittura Braille.
“Purtroppo i ragazzi oggi sono più attratti dalle nuove tecnologie”, lamenta Nurra, “ma computer e smartphone non possono sostituire completamente il ricorso ai testi scritti, come i libri o i giornali” .
Da qui l’invito perchè i giovani non vedenti si avvicinino all’apprendimento del Braille, anche attraverso i corsi che l’Unione Ciechi organizza periodicamente. “ Il prossimo è previsto per giugno”, anticipa il presidente Nurra, “e pensiamo di unire alle lezioni del Braille anche quelle del Lis, il linguaggio dei segni, con gli esperti dell’Ente Nazionale Sordomuti.”
Fra i progetti dell’Unione Ciechi oristanese – associazione a cui aderiscono oltre 500 persone non vedenti o ipovedenti – anche l’acquisto di una stampante 3D in grado di produrre delle tavole guida da utilizzare in occasione di eventi espositivi.
Significativa a questo proposito la creazione di una sezione tattile all’Antiquarium Arborense: voluta dal precedente presidente provinciale dell’Uci, Aldo Zaru, è stata realizzata con la collaborazione della professoressa Maria Garau e della dottoressa Anna Paola Delogu. Uno spazio che attira numerosi visitatori da tutta l’isola.
Ma la scrittura Braille potrebbe essere estesa a tante altre applicazioni, dalla toponomastica alle etichette dei prodotti alimentari: un impiego che l’Unione Ciechi di Oristano conta di proporre alle aziende alimentari della provincia e agli enti locali.
Lunedì, 21 febbraio 2022
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