Pesca bloccata, ma i ricci non aumentano: troppi abusivi. Da Cabras appello alla Regione - LinkOristano
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Pesca bloccata, ma i ricci non aumentano: troppi abusivi. Da Cabras appello alla Regione

Il sindaco Abis con i pescatori locali chiede un nuovo piano, riaperture, più controlli e indennizzi adeguati

Ricci di mare

Cabras

Il sindaco Abis con i pescatori locali chiede un nuovo piano, riaperture, più controlli e indennizzi adeguati

Si è svolto questa sera nell’auditorium del centro polivalente l’incontro tra l’amministrazione Abis e gli operatori della pesca del riccio di mare, volto a un chiarimento circa la situazione relativa alla pesca in Area Marina Protetta.

Alla presenza del Direttore dell’area Marina Protetta Massimo Marras e dell’Assessora alla Pesca Alessandra Pinna, il Sindaco e Presidente dell’AMP Andrea Abis ha teso la mano ai ricciai, mettendosi a disposizione per chiedere all’unanimità un sostegno alla Regione affinché si trovino delle soluzioni per cambiare l’attuale schema dell’Area Marina Protetta, che vede la dirigenza della riserva marina come l’anello più debole nella filiera istituzionale.

“La situazione di estrema difficoltà del settore pesca è purtroppo molto nota. Abbiamo davanti ai nostri occhi un problema sociale che richiede una soluzione con estrema urgenza”  ha detto Andrea Abis mostrando ai ricciai la nota del 6 ottobre 2021 inviata dal Comune al Ministero.

“Occorre trovare la strada giusta da percorrere” ha proseguito il Presidente AMP, dando poi lettura della nota inviata al Ministero, nella quale si fa presente che l’ultimo monitoraggio effettuato ha evidenziato che la risorsa, nonostante il fermo, non si è riprodotta, evidentemente a causa della pesca abusiva. ‘Ciò significa – scrive il Comune al Ministero – che il fermo senza un efficace controllo non risolve il problema, anzi crea un disagio sociale che richiede riscontri immediati che non possono essere scaricati solo sull’ente locale’.

“Domani mattina chiederemo un incontro all’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente Gianni Lampis – ha dichiarato Abis -. Domanderemo l’autorizzazione ad alcuni giorni di raccolta per attenuare il problema socio-economico, ma soprattutto presenteremo l’esigenza di un supporto perché si metta in piedi un progetto serio per la modifica dell’Amp, nel rispetto della sostenibilità della pesca e del ripopolamento del mare. La nostra proposta sarà quella di ideare un nuovo piano di gestione a lungo termine che metta a disposizione degli indennizzi per sopperire il periodo di fermo. Non è corretto – conclude Abis – che il costo della tutela dell’ambiente sia totalmente a carico del comparto pesca”.

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Mercoledì, 16 febbraio 2022

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