Commissario - sindaco ineleggibile a Tadasuni? La Regione riconosce solo che non si era dimesso in tempo - LinkOristano
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Commissario – sindaco ineleggibile a Tadasuni? La Regione riconosce solo che non si era dimesso in tempo

Il parere dell'Assessorato Enti locali rimanda la questione al TAR, ma la minoranza la riporta in Consiglio

Tadasuni - municipio
L'ingresso del municipio di Tadasuni

Tadasuni

Il parere dell’Assessorato Enti locali rimanda la questione al TAR, ma la minoranza la riporta in Consiglio

L’ex commissario straordinario non avrebbe potuto essere eletto sindaco. Il gruppo di minoranza al Comune di Tadasuni – composto dai consiglieri Livio Deligia, Mauro Porcu e Silvia Demartis – torna alla carica e chiede che il Consiglio dichiari l’ineleggibilità del commissario straordinario Pierpaolo Pisu e che pronunci la sua decadenza dalla carica di sindaco. Anche se – secondo la Regione – la questione dovrebbe essere discussa e risolta davanti al TAR.

“I luoghi deputati alla decisione sono quelli amministrativi, quindi il Consiglio comunale”, dice Deligia. “Riprendiamo da dove la prima volta avevamo sollevato il problema. Richiameremo ciò che è stato il momento più importante, che è quello della convalida. C’è un vizio importante. In quella circostanza la norma è stata violata in modo palese. Non si può proseguire con una assemblea che ha un grosso peso di questa natura”.

I tre consiglieri si appellano al parere rilasciato dalla Direzione generale dell’Assessorato regionale degli Enti Locali. Un parere reso “nello spirito di leale collaborazione che deve caratterizzare i rapporti tra la Regione e gli enti locali” e preceduto dalla specificazione che “l’articolo 32 della legge regionale n. 2 del 4 febbraio 2016 ha eliminato dall’ordinamento anche l’ultima forma di controllo di legittimità degli atti emanati dagli enti locali da parte della Regione Autonoma della Sardegna, ovvero quella del controllo eventuale”.

“Di conseguenza”, si legge nella nota firmata dal direttore Stefania Manca, “questo Servizio non ha competenza ad esprimersi in merito alla legittimità delle segnalazioni quali quella di specie. Ogni determinazione  è demandata alla giustizia amministrativa”.

Nella risposta della Regione si legge ancora: “Il commissario straordinario, quale organo governativo esterno ed in posizione di terzietà rispetto all’esito dell’indetta competizione elettorale, poteva esercitare senza preclusioni i compiti di amministrazione attiva del Consiglio comunale derivanti dal decreto di nomina, comprensivi di atti espressione del potere di pianificazione del territorio comunale”.

Tuttavia, “nel caso in argomento non sembra essere rispettata la posizione di terzietà del commissario straordinario rispetto all’esito della competizione elettorale, atteso che il dottore Pierpaolo Pisu, nominato dal presidente della Regione con decreto del 9 novembre 2020, protocollo n. 20619, repertorio n. 123 per la provvisoria gestione del comune di Tadasuni, fino all’insediamento degli organi ordinari a norma di legge, al quale sono stati conferiti i poteri spettanti al Consiglio comunale, alla Giunta ed al sindaco, era contestualmente candidato a sindaco dello stesso Comune (non essendosi dimesso dall’incarico entro i termini previsti dalla norma)”.

Il caso era arrivato in Regione dopo che il Ministero dell’Interno aveva stabilito che spettava all’Assessorato regionale agli Enti locali stabilire se l’elezione di Pierpaolo Pisu come sindaco di Tadasuni fosse valida. Era stata la Prefettura di Oristano a trasmettere la richiesta di un parere presentata dal gruppo di minoranza in Consiglio comunale, che aveva sollevato la questione di incandidabilità dell’ex commissario straordinario.

Pierpaolo Pisu si era candidato alla carica di sindaco alle ultime elezioni amministrative del 10 e 11 ottobre ed era stato eletto con 10 voti di vantaggio rispetto allo sfidante Livio Deligia.

Durante l’insediamento del Consiglio comunale il gruppo di minoranza “Ripartiamo adesso” aveva chiesto la sospensione della riunione, sostenendo che mancassero le condizioni di eleggibilità di Pisu perché il nuovo sindaco non aveva lasciato l’incarico di commissario straordinario del paese entro la data di presentazione delle liste per le elezioni amministrative. Non vi era stata, dunque, alcuna discontinuità tra l’incarico di commissario straordinario e la candidatura alle elezioni comunali.

Lunedì 14 febbraio 2022

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