Emergenza in ospedale. Mura (FdI): “Le colpe sono della vecchia giunta regionale sostenuta dal Pd” - LinkOristano
Salute e politica

Emergenza in ospedale. Mura (FdI): “Le colpe sono della vecchia giunta regionale sostenuta dal Pd”

Intervento in difesa del sindaco Lutzu

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Francesco Mura

Oristano

Intervento in difesa del sindaco Lutzu

Il commissario provinciale di Fratelli d’Italia Francesco Mura replica alle contestazioni del Pd sull’operato del sindaco di Oristano Andrea Lutzu relativamente al’emergenza sanitaria nell’Oristanese.

“Il fatto che il PD oristanese sia preoccupato per il futuro della sanità cittadina e in particolare dello stato in cui versa l’Ospedale San Martino di Oristano è certamente una grande notizia per chiunque. Purtroppo però, come spesso accade al PD, arriva a tempo scaduto”, scrive in una nota il commissario Mura. “Qualcuno potrebbe dire meglio tardi che mai. Qualcun altro potrebbe invece rilevare che si tratta delle solite lacrime di coccodrillo, da parte di un partito, il PD, che tanto avrebbe potuto fare, in passato, per impedire il varo della riforma sanitaria, voluta dalla precedente Giunta regionale e sostenuta proprio dal PD, da cui deriva il disastro che oggi ci troviamo davanti”.

“L’attuale governo regionale sta operando, con determinazione e costanza, per arginare le conseguenze nefaste delle decisioni assunte dalla precedente Giunta in materia sanitaria, le quali emergono in maniera ancora più evidente alla luce dalla pandemia in atto da oltre due anni”.

“Nessuna difficoltà a riconoscere e denunciare come forza politica i grandi disagi patiti dalla popolazione a causa delle evidenti carenze di personale medico negli ospedali della Sardegna. A più riprese Fratelli d’Italia ha espresso posizioni critiche e sollecitato interventi al riguardo ma non accettiamo lezioni da chi ha la responsabilità principale per la situazione che si è venuta a creare a Oristano e nel resto dell’Isola”.

“Chiedere un’assunzione di responsabilità, per gli sbagli commessi durante la scorsa legislatura e per il conseguente disastro della sanità di oggi, forse avrebbe significato aspettarsi troppo da un partito che mal digerisce il ruolo a cui è stato relegato dagli elettori”, prosegue Francesco Mura. “Ma, quantomeno l’assunzione di un impegno a sostenere le azioni, che attualmente questo Governo regionale sta ponendo in essere, con grande fatica, nel tentativo di rimediare al danno causato dal centrosinistra ed arginare l’emergenza in atto, colmando le varie carenze d’organico negli ospedali, sarebbe stato sicuramente auspicabile”.

“L’appello, rivolto al Sindaco di Oristano, per intervenire con urgenza, quasi a voler far passare il messaggio distorto che il Comune abbia una qualche responsabilità o competenza specifica e diretta, per quanto attiene al san Martino, merita di essere con forza rispedito al mittente”.

“Corre l’obbligo, a tal proposito, di correggere il segretario cittadino del PD e ricordare a lui e a quanti lo avessero scordato che il Sindaco ha la competenza e la responsabilità di governare la città ma non ha titolo per occuparsi della gestione sanitaria Ospedaliera. Ciò nonostante, il Sindaco di Oristano non ha mai fatto mancare la voce dell’amministrazione comunale in tutte le sedi competenti in materia sanitaria al fine di invertire la rotta intrapresa e favorire il rilancio dell’Ospedale San Martino di Oristano e dell’assistenza sanitaria territoriale”.

“Appare pertanto molto scorretto”, conclude il commissario  provinciale di Fratelli d’Italia  Francesco Mura, “il fatto che, pur di trovare un pretesto per rivolgere un attacco al Sindaco di Oristano, stante l’imminente scadenza elettorale per il rinnovo del Consiglio Comunale, il Partito democratico chiami in causa i Sindaci per attribuire loro responsabilità su materie che attengono, evidentemente, ad altri organismi; dando, così, dimostrazione di quanto tale forza politica sia lontana anni luce e per certi versi ostile ai territori in cui il servizio sanitario è agonizzante ed agli amministratori locali che di quei territori sono l’espressione”.

Lunedì, 7 febbraio 2022

 

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