Covid: "Morti in Pronto soccorso, negata un'assistenza adeguata. Intervenga la magistratura" - LinkOristano
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Covid: “Morti in Pronto soccorso, negata un’assistenza adeguata. Intervenga la magistratura”

Dura presa di posizione del Comitato per il diritto alla salute della provincia di Oristano

Pronto soccorso Oristano San Martino

Oristano

Dura presa di posizione del Comitato per il diritto alla salute della provincia di Oristano

“Ognuno dei pazienti morti nel Pronto soccorso di Oristano aveva diritto di avere un’assistenza adeguata e chi non è stato in grado di dargliela deve pagare”. E’ un duro atto d’accusa quello del Comitato per la difesa del diritto alla salute della provincia di Oristano che interviene con un documento sulla triste vicenda dei 5 pazienti morti al Pronto Soccorso di Oristano negli ultimi tre giorni, nella inutile e attesa di un posto letto in uno dei reparti terapia intensiva degli ospedali Covid dell’isola. Il Comitato per il diritto alla Salute nella Provincia di Oristano auspica anche l’intervento dell’autorità giudiziaria,  per far luce sul numero dei posti letto realmente disponibili negli ospedali sardi e sulle responsabilità per le morti che si sono verificate nel Pronto Soccorso in questi giorni. Di seguito il documento.

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Continuano a morire vecchi, fragili, giovani, chi non si è vaccinato, nel silenzio e nell’ indifferenza generale. Tacciono le istituzioni locali e regionali, tacciono i cittadini, tacciono i politici, tacciono coloro che avrebbero dovuto predisporre le strutture e adeguare gli organici a una pandemia che dura ormai da due anni .

Nulla è stato fatto e nessuno pagherà per quei malati “appoggiati” su una poltrona o se va bene su un lettino in attesa di un improbabile trasferimento in un centro idoneo a salvargli la vita.
E come in un mantra l’unico medico del Pronto soccorso in turno si sente ripetere dai centri Covid dell’isola: “Non abbiamo posti,  non trasferiteli”.

E la gente muore con l’unica assistenza di un solo, disgraziato medico di Pronto soccorso che deve assistere anche altri pazienti non Covid, degli infermieri esausti  e di un altro disgraziato anestesista, costretto ad allontanarsi di corsa dal suo reparto.

E la gente muore perché l’Obi (Osservazione Breve Intensiva) non ha il personale e le strutture che consentono di intubare e seguire i pazienti con una grave insufficienza respiratoria.

E la gente muore perché stiamo diventando indifferenti a tutto, perché forse pensiamo che a noi o ai nostri cari non succederà mai o, come qualcuno ha fatto,  si potrà saltare la fila. Ognuno di quei pazienti aveva diritto di avere un’ assistenza adeguata e chi non è stato in grado di dargliela deve pagare.

Auspichiamo per questo anche l’intervento dell’autorità giudiziaria perché si faccia luce sull’effettivo numero di posti letto Covid dell’intera regione, sulla loro occupazione negli ospedali pubblici e privati. I cittadini del Comitato per il diritto alla salute della provincia di Oristano non rimarranno inerti ad ascoltare il conteggio dei nostri morti.

Il Comitato per la difesa della salute nella provincia di Oristano

Martedì, 1° febbraio 2022

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