Platea nazionale per Alverio Cau, a Casa Sanremo con “Il padre, la madre e il figlio” - LinkOristano
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Platea nazionale per Alverio Cau, a Casa Sanremo con “Il padre, la madre e il figlio”

Il musicista di Santa Giusta il 3 febbraio sarà nel programma che accompagna il Festival

Generico gennaio 2022
Alverio Cau a San Gimignano per "Spazio d'autore" 2021

Santa Giusta

Il musicista di Santa Giusta il 3 febbraio sarà nel programma che accompagna il Festival

A “Casa Sanremo” nella settimana del Festival ci sarà anche Alverio Cau. Il musicista di Santa Giusta (ma originario di Tramatza), molto noto sulla scena musicale e dello spettacolo oristanese, il 3 febbraio presenterà il suo ultimo singolo, “Il padre, la madre e il figlio”.

“È uno spazio molto prestigioso”, spiega Alverio Cau, “che ospita diversi eventi e si tiene al Palafiori. A ‘Casa Sanremo’ mi esibirò nello spazio dedicato a Ivan Graziani, grazie al Premio Pigro che mi ha scelto”.

Ci saranno anche altri artisti emergenti: Giulia Piccoli, Valerienne, Federico Di Cosimo, Martina Cirri, Alla fine Guglielmo, Enea Pilotto e Starsolo.

“È un appuntamento importante”, dice ancora Alverio Cau, “cercherò di sfruttare al meglio ogni opportunità che si dovesse presentare e che possa dare visibilità non solo al brano ‘Il padre la madre e il figlio’ ma anche alle canzoni originali che sono state preparate per il Premio Brassens (Bette Munisca) e per il Premio Pigro (Alighera), che ormai fanno parte stabile del mio repertorio”.

Nonostante i tanti anni di esperienza alle spalle, l’emozione nell’affrontare anche questa nuova avventura per Alverio Cau  si fa sentire. “Risalire sul palco, confrontandomi con generazioni più giovani delle mie, sarà davvero una grande emozione”, ammette l’artista, “ma non posso che esser felice di tornare a fare musica dal vivo, specialmente in un periodo difficile come questo per il nostro settore”.

Il brano. “Il padre, la madre, il figlio” era stato composto nel 1975 ma solo dopo 45 anni ha visto la luce. “Ricordiamo che sono un ‘ragazzo’ della leva del 1958″, spiega sempre Alverio Cau, “e che negli ultimi quaranta anni ho scritto, prodotto e rappresentato soprattutto spettacoli di varietà comico-musicali. Nei primi mesi del 2021 ho deciso di intraprendere un percorso diverso, più impegnato rispetto al passato, ripartendo da ‘Il padre, la madre e il figlio’ che tratta appunto un tema serio”.

“Il pezzo è nato nel 1975 narra la storia di una famiglia povera inventata e musicata con Luigi Puggioni, chitarrista e autore raffinato. Erano anni in cui si respirava clima di movimenti studenteschi. Io ero un liceale molto attratto dalla musica e cantavo in un gruppo”, prosegue Cau. “Il brano è rimasto chiuso nel cassetto fino ad oggi per poi esser scoperto da Guido Guglielminetti, bassista storico e capobanda di Francesco De Gregori, che accettò di curarne l’arrangiamento e la produzione suonando svariati strumenti e coinvolgendo altri musicisti-turnisti importanti, di assoluto spessore nazionale”. E da lì tanti i premi e riconoscimenti ottenuti, fino all’ultima e prossima tappa di Casa Sanremo.

“È il primo di altri brani che stanno nascendo”, conclude il musicista, “e che verranno inseriti in un recital che mi vedrà in scena da solo, a trattare argomenti impegnati in tono serioso, ironico, sarcastico e anche umoristico”.

Premi. Iscritto a svariati concorsi nazionali di canzone d’autore, il brano “Il padre, la madre e il figlio” ad agosto 2021 ha ottenuto – grazie al voto di giurati del calibro di Beppe Dati e Alberto Fortis – il riconoscimento come “Miglior testo” al 39° Premio nazionale Spazio d’Autore”; in quell’occasione, a San Gimignano, per la prima volta è stato eseguito in pubblico dal vivo. Ha poi conseguito (il 28 agosto) un secondo posto al Premio Brassens a Marsico Nuovo (PT), città natale della madre di Brassens; la giuria era presieduta da Eugenio Bennato. Nell’occasione Alverio Cau ha presentato “a cappella” anche il brano “Bette Muninca”, cover de Le Gorille di George Brassens (Il gorilla nella versione italiana di Fabrizio De Andrè), tradotta in “limba” dalla penna ispirata di Michele Pio Ledda.

L’ultimo singolo è stato poi selezionato per le semifinali nazionali del Roma Music Festival, lo scorso settembre, ottenendo gratificanti pareri dai giurati. Nello stesso mese ha partecipato alle finali regionali del Tour Music Fest a Isili. L’ultima tappa è stata alla serata conclusiva del Premio Pigro, dedicato a Ivan Graziani, a Teramo l’8 dicembre 2021. Per l’occasione Alverio Cau ha portato anche un brano dal titolo “Alighera”, originario nome di Alghero, cover del brano “Taglia la testa al gallo” di Ivan Graziani. Alghero è la città natale della mamma di Ivan Graziani, che ancora oggi vive là. “Alighera” venne arrangiata da Mariano Melis e tradotta in limba da Michele Pio Ledda. Proprio al Premio Pigro, Cau è stato scelto per partecipare a “Casa Sanremo”, nella settimana del Festival 2022.

Venerdì, 21 gennaio 2022

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