Percepivano il reddito di cittadinanza, ma non ne avevano diritto: denunciati 58 stranieri - LinkOristano
Cronaca

Percepivano il reddito di cittadinanza, ma non ne avevano diritto: denunciati 58 stranieri

L'operazione della polizia di Oristano sviluppata grazie anche alla collaborazione degli uffici dell'Inps

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Oristano

L’operazione della polizia di Oristano sviluppata grazie anche alla collaborazione degli uffici dell’Inps

Percepivano il reddito di cittadinanza ma non ne avevano diritto, secondo quanto accertato dalla Polizia di Oristano che ha denunciato alla Procura della Repubblica di Oristano 58 cittadini stranieri.

Le prime attività di indagine sono state avviate dall’Ufficio immigrazione, che ha rilevato anomalie nella documentazione reddituale fornita da alcuni stranieri per richiedere il permesso di soggiorno e ha quindi acquisito dagli uffici dell’Inps informazioni e dati sulla percezione del reddito di cittadinanza da parte dei cittadini stranieri della provincia.

La Squadra Mobile, guidata dal dirigente Samuele Cabizzosu,  ha svolto  tutti gli accertamenti e le ulteriori indagini in collaborazione con gli altri Uffici della Questura.

Dopo un’accurata attività investigativa  durata diversi mesi, è stato accertato che  58 stranieri tutti residenti in provincia,  sarebbero stati sprovvisti, al momento della presentazione della domanda, dei requisiti previsti dalla legge per l’ottenimento del sussidio.

“In particolare i controlli svolti hanno portato alla denuncia degli stranieri – spiega una nota della Questura– in seguito al riscontro di tre anomalie: la mancanza del  permesso di soggiorno di lungo periodo, della carta di soggiorno per i familiari e della residenza in Italia da almeno 10 anni”.

I cittadini stranieri, presentando dichiarazioni false o irregolari, hanno ottenuto e ricevuto per diverso tempo  il sussidio non dovuto, causando danni economici rilevanti per le casse dello Stato. Si parla di una somma superiore ai 200.000 euro. In alcuni casi il denaro  è stato spedito nei paesi d’origine mediante il sistema del Money Transfer.

Essenziale è stato il contributo fornito dall’Inps per la  revoca del reddito di cittadinanza e il recupero delle somme indebitamente percepite.

La normativa sul reddito di cittadinanza prevede la reclusione da 2 a 6 anni per coloro che fanno o utilizzano documenti falsi o omettono informazioni dovute al fine di ottenere indebitamente il beneficio.

-segue-

Giovedì, 20 gennaio 2022

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