"Ci avete dimenticato, basta promesse". I sindaci incalzano il direttore della Asl - LinkOristano
Sanità

“Ci avete dimenticato, basta promesse”. I sindaci incalzano il direttore della Asl

Chieste risposte immediate su medicina di base e ospedali per l'Oristanese e più trasparenza sulle cause dei disservizi

Oristano tamponi ospedale
File, caos e disagi per i tamponi al "San Martino" di Oristano

Oristano

Chieste risposte immediate su medicina di base e ospedali. Più trasparenza sulle cause dei disservizi

“Ci sentiamo dimenticati. Negli ultimi 4 anni non si contano gli incontri, le manifestazioni, i documenti, i comunicati prodotti, ma al momento neanche uno dei gravi problemi della sanità oristanese è stato risolto”.  Non ha nascosto lo sconforto il sindaco di Oristano, Andrea Lutzu, che nella veste di presidente del distretto sanitario ha presieduto ieri mattina, nella sala consiliare del comune, l’incontro dei sindaci con il direttore generale della Asl, Angelo Serusi. Il primo dei tre appuntamenti voluti dal nuovo dirigente, con l’obiettivo di avviare una collaborazione con tutti i primi cittadini dei comuni della Asl. 

Lutzu ha ricordato le principali emergenze della sanità oristanese: Pronto Soccorso, Pediatria, Emodinamica, Anestesia. E poi la medicina territoriale, con le criticità della Medicina e Pediatria di base e delle Guardie mediche. Rivolgendosi poi al direttore sanitario del San Martino Sergio Pili, presente all’incontro, Lutzu  lo ha invitato a illustrare lo stato degli impegni per l’ospedale presi  in occasione del convegno pubblico dello scorso mese. Un invito rimasto senza risposta.

Sulle emergenze legate alla pandemia, infine, dal sindaco Lutzu è arrivata anche la richiesta di una vaccinazione straordinaria degli under 12: un open-day che consenta di vaccinare 2.000 bambini, altrimenti costretti ad attendere l’appuntamento, anche fino a marzo.  

Appena 13 i sindaci intervenuti ieri, dai 24 comuni che fanno parte del distretto. Alla nuova dirigenza della Asl (rappresentata anche dal direttore sanitario Peppinetto Figus e dal direttore amministrativo Rosalba Muscas) da parte di tutti i primi cittadini è arrivata un’offerta di  collaborazione, ma anche la richiesta di risposte concrete alle numerose e gravi emergenze della sanità oristanese. Emergenze aggravate dalla pandemia e dal carico di adempimenti imposti anche ai comuni, con le campagne di vaccinazione e gli screening.

Fra i problemi segnalati, l’impossibilità di comunicare con gli uffici dell’Igiene Pubblica, come ha subito lamentato Paolo Pireddu, sindaco di Vilaurbana. Pireddu ha chiesto che sia individuato un funzionario della Asl con il compito di tenere i rapporti con i sindaci della provincia, ora sistematicamente rimpallati da un ufficio all’altro nell’attesa di trovare un interlocutore disponibile. Lamentati anche i gravi ritardi nell’esito dei tamponi, con tutti i conseguenti disagi per chi deve affrontare un viaggio, il ritorno a scuola o al lavoro. 

Richieste e considerazioni subito condivise da altri sindaci. Ma Claudio Pinna, sindaco di Zeddiani, è andato oltre e ha chiesto una maggiore “trasparenza informativa”, anche per capire i motivi del “caos delle interminabili attese dell’esito dei tamponi”. Pinna ha anche auspicato la fine “delle promesse e dei proclami”, con la verifica del fabbisogno dei servizi, partendo da quello dei pediatri di base. Il sindaco di Zeddiani ha infine auspicato un coinvolgimento dei comuni nella pianificazione degli interventi sanitari, oltre che nelle emergenze da fronteggiare. 

Un impegno immediato per la sanità oristanese è stato sollecitato anche dal sindaco di Allai, Antonio Pili, per quella che ha definito  “una tragedia che si protrae da troppo tempo, acutizzata dalla pandemia”. Pili ha suggerito di intervenire subito sulle “piccole criticità come il degrado, sporcizia e disorganizzazione del centro tamponi del San Martino, risolvibili con pochi e semplici provvedimenti, che però potrebbero contribuire a costruire un rapporto di fiducia con i cittadini”. A questo proposito Pili ha offerto anche la collaborazione del suo comune, se necessario.

La costruzione di una rete di servizi territoriali, come l’istituzione dell’infermiera di comunità,  è stata sollecitata da Bastiana Moro, sindaca di Tramatza, anche allo scopo di alleggerire la pressione sugli ospedali e rilanciare le eccellenze della sanità oristanese. Una richiesta fatta propria anche da Sergio Vacca, sindaco di Milis, che ha segnalato le condizioni “al limite della decenza” in cui versano alcuni poliambulatori comunali, dei quali ha sollecitato la sistemazione e  il potenziamento, anche per contribuire a contenere il disagio e i costi del ricorso continuo agli ospedali.  

La messa a punto di una lista dei bisogni sanitari della provincia è stata proposta da Luigi Tedeschi, sindaco di San Vero Milis, anche in vista dell’impegno delle risorse del PNRR. Tedeschi ha insistito sulla necessità di evitare facili promesse e di “intervenire con velocità”, per risolvere le gravi questioni che attendono soluzione ormai da molti anni. 

 Al termine dell’incontro con i sindaci del distretto di Oristano, Serusi ha ribadito il proprio impegno per la soluzione dei problemi segnalati e ha spiegato di dover affrontare preliminarmente la “riorganizzazione  tecnico-amministrativa dell’ente, indispensabile per garantire il miglior funzionamento dei servizi “. Il direttore generale ha garantito quindi una particolare attenzione all’avvio di presidi sanitari territoriali come le case della salute, simili a quella, particolarmente apprezzata, del comune di Gavoi.

“Mentre i numeri sono buoni per i medici di base, resta qualche criticità da risolvere nella pediatria di base”, ha affermato Serusi, che ha quindi indicato le gravi carenze  dell’Emodinamica “per cui occorre trovare due cardiologi” , del Pronto Soccorso, “il cui personale lavora in condizioni davvero difficili”, e della Pediatria.  “Ho potuto verificare che il San Martino può contare su una dotazione strutturale e professionale di eccellenza”, ha aggiunto il direttore generale della Asl. Una buona base di partenza per rilanciarne il ruolo di ospedale provinciale.

Tra due settimane è previsto un nuovo incontro.

Martedì 18 gennaio 2022

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