Truffe on line: 40 siti internet scoperti e fatti chiudere dai carabinieri di Marrubiu e Seneghe - LinkOristano
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Truffe on line: 40 siti internet scoperti e fatti chiudere dai carabinieri di Marrubiu e Seneghe

Denunciate sette persone in mezza Italia

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Denunciate sette persone in mezza Italia

Sette persone originarie della penisola sono state denunciate dai carabinieri delle stazioni di Seneghe e Marrubiu con l‘accusa di truffa aggravata.

Attraverso 40 siti web, creati appositamente intestati a ditte inesistenti o all’oscuro dei raggiri, già oscurati dai militari, hanno truffato due cittadini di Seneghe che avevano acquistato del pellet.

I truffati, nel mese di settembre, per fare scorte di pellet di legno per la stagione invernale, hanno individuato nel web una società specializzata nel commercio di combustibile in legno a un prezzo estremamente vantaggioso, molto al di sotto di quelle che erano le reali quotazioni di mercato. Attratti dall’offerta, i due cittadini di Seneghe hanno quindi versato un bonifico e di 1200 euro, ma non hanno mai ricevuto la merce.

Le indagini dei carabinieri di Seneghe, con l’ausilio dei militari di Marrubiu che hanno lavorato in un’operazione complessa, hanno permesso ai carabinieri di rintracciare, attraverso il web ulteriori 40 siti web utilizzati dai malfattori per analoghe truffe.

“Il sospetto che si potesse trattare dei siti “fasulli” utilizzati dagli stessi truffatori, lo si aveva da vari particolari, “spiega in una nota il comandante del Reparto operativo dei carabinieri di Oristano colonnello Pietro Bucolo, “quali le caratteristiche grafiche e di impaginazione, l’indicazione nei contatti di numeri di telefono fissi inesistenti e di cellulari intestati a persone extracomunitarie non meglio rintracciabili, indirizzi mail inesistenti, la mancanza di informazioni sulla partita iva e sul diritto di recesso, obbligatorie per legge. Va detto infine che i riscontri incrociati sulle generalità delle persone che avevano richiesto (e pagato) la creazione dei siti “fake” alle società di “hosting web” (aziende da cui è possibile acquistare spazi web) con le informazioni bancarie degli intestatari dei conti correnti sul quale venivano eseguiti i bonifici, hanno consentito l’identificazione degli indagati”.

Tutti gli indagati sono stati denunciati alla procura della Repubblica di Oristano per truffa aggravata. Si tratta R. C., 45 anni di Castel Volturno sposata, disoccupata  e con diversi precedenti, di P. E. 22 anni di Pozzuoli, anche lui disoccupato, G. M., 49 anni, di Bologna, A. P. un’altra donna  37 anni di Napoli, A. C., 46 anni di Santa Maria Capua Vetere, sempre disoccupato. Ancora, due casalinghe K. P. 49 anni, di Milano e di A. C., 49 anni,  di Milano Pisa.

L’autorità giudiziaria ha disposto l’immediato oscuramento dei siti per evitare la reiterazione del reato.

Le indagini dei carabinieri sono in corso con l’obiettivo di rintracciare eventuali altre vittime della banda di abili truffatori.

Dal Comando provinciale dell’Arma è stato lanciato un nuovo invito agli utenti che effettuano acquisti sui siti web: “Quando si effettuano delle ricerche per l’acquisto di prodotti”, ha precisato Pietro Bucolo, “occorre diffidare da offerte anomale e con prezzi che sono al di fuori del mercato. Il prezzo troppo basso, spesso è legato proprio a questo genere di truffe: nessuno regala niente”.

Pietro Bucolo
Pietro Bucolo

Mercoledì, 5 gennaio 2022

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