Servizio mensa in ritardo nella scuola dell'infanzia di Curcuris, i genitori denunciano: "Si rischia la chiusura" - LinkOristano
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Servizio mensa in ritardo nella scuola dell’infanzia di Curcuris, i genitori denunciano: “Si rischia la chiusura”

Richiesto un incontro formale e avanzata una proposta

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Richiesto un incontro formale e avanzata una proposta

Il ritardo nell’avvio del servizio mensa nella scuola dell’infanzia di comune di Curcuris crea disagi ai genitori e rischia di portare alla chiusura il plesso. È la denuncia mossa dalle famiglie dei piccoli alunni che chiedono un incontro formale per “discutere fattivamente della questione”, con una lettera inviata alla dirigente scolastica, Annalisa Frau, al presidente dell’Unione dei Comuni “Alta Marmilla”, Fabiano Frongia, al dirigente dell’Unione dei Comuni, Lorenzo Mascia, al Rup del servizio mensa, Claudina Mallocci, alla giunta dell’Unione dei Comuni, ai sindaci dei dei Comuni interessati e al prefetto di Oristano Fabrizio Stelo.

Questa la loro proposta: “Organizzare un servizio mensa specifico, dedicato ai soli bambini della scuola dell’infanzia. La cucina nei locali di Curcuris non manca e un servizio di questo tipo, potrebbe consentire a qualche ristoratore locale di partecipare alla gara. Analogamente si potrebbe fare per i tre plessi di Mogorella, Gonnosnò e di Sini, organizzando servizi mensa con gare indipendenti, non sarebbe un frazionamento dell’appalto, vietato per legge, ma un servizio mirato e “su misura” per le diverse realtà del territorio capace, magari, di coinvolgere direttamente le ditte locali”.

“É impensabile che qualche scuola debba ricevere cibo freddo o che questo debba essere scaldato per essere servito”, lamentano i genitori, che sollecitano: “È necessario ripensare l’intero servizio, a partire da oggi, non si può più attendere”.

Le famiglie degli alunni della scuola chiedono che venga ripristinato il servizio mensa con appalto triennale, in modo da garantire certezze ai vecchi e ai nuovi iscritti: “entro gennaio 2022”, specificano, “periodo destinato alle nuove iscrizioni all’anno scolastico 2022/2023”.

“Ormai da diversi anni che la nostra scuola non ha un servizio mensa che parta in concomitanza con l’inizio delle lezioni o comunque in tempi ragionevoli. Nonostante la scuola inizi sempre nello stesso periodo e il bando sia pressoché analogo, ogni anno la gara per il servizio mensa viene indetta ad anno scolastico iniziato”, contastano i genitori, suggerendo l’opportunità di “indire le gare per tempo, prevedendo eventuali problemi come ad esempio una gara che potrebbe andare deserta, ed avere cosi il tempo di indire un nuovo bando”.

“Nelle altre realtà scolastiche del territorio certi problemi non sussistono”, continuano, e il servizio mensa ha un funzionamento regolare garantendo l’avvio del servizio il primo Ottobre”.

“Nella nostra scuola la cosa è impensabile”, denunciano amareggiati i genitori, sostenendo non si “possa scoprire il primo giorno di scuola che i locali non sono idonei, che non si possa indire una procedura di gara ad anno scolastico iniziato”.

“Queste attività non vanno pianificate il primo giorno di scuola”, lamentano i genitori, “vanno organizzate con largo anticipo evitando così l’avvio del servizio con oltre 3 mesi di ritardo”.

Lo scorso anno “il servizio è partito a febbraio”, denunciano i genitori sostenendo che “per via dell’inerzia nell’affrontare il problema” la scuola dell’infanzia di Ales/Curcuris sarebbe ormai prossima alla chiusura: “La mancanza del servizio mensa, indispensabile per i genitori lavoratori, ha avuto come conseguenza una progressiva e inesorabile riduzione delle iscrizioni e quindi una riduzione degli alunni, che già quest’anno ha portato all’eliminazione di una
sezione e l’anno prossimo, se non si agirà immediatamente, alla possibile chiusura per mancanza di iscrizioni”, spiegano ancora i genitori.

“Vorremo inoltre far notare che la mancanza del servizio mensa per la scuola dell’infanzia ha portato una notevole riduzione dell’orario scolastico a discapito della qualità dell’offerta formativa”, concludono i genitori: “É vero, la scuola dell’infanzia non prevede la frequenza obbligatoria ma questa non può essere la motivazione per ignorare il problema e lasciar chiudere la scuola”.

Lunedì, 3 gennaio 2022

 

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