Oristano
Anche oggi lunghe attese e disagi. Giovani e bambini da tutto l’Oristanese
Due giorni di pausa fra Natale e Santo Stefano e la fila per fare un tampone al San Martino si è allungata di nuovo. Oggi a metà mattina centinaia di persone in attesa e i più lontani dal traguardo – con diverse ore di fila previste, prima di arrivare ai gazebo nel parcheggio dell’ospedale – erano all’incrocio tra via Giovanni Pau e viale Cimitero.
Molti giovani e molti bambini, tante persone con i sintomi del Covid-19, costrette ad aspettare in piedi e al freddo.
“Possibile che in due anni non si siano organizzati?”, commentava una delle signore in attesa. “Priorità per i bambini se sono gli unici nella famiglia a fare il tampone… Se lo fa anche un genitore niente, in fila e aspettare”.
Il servizio è sempre più sotto pressione: il personale in prima linea fa il possibile, in una situazione difficile e pure rischiosa. Qualcosa si potrebbe organizzare meglio, sicuramente, magari potenziando il drive-in. Ma sono provvedimenti ai quali dovrebbe pensare chi ha ruoli di responsabilità.
A fine mattinata si è fatta sentire anche la Prefettura, come era già avvenuto per i pesanti disagi al centro vaccini di Sa Rodia. I vertici della Assl sono stati invitati dal prefetto Fabrizio Stelo a trovare rapidamente soluzioni che garantiscano condizioni più civili per le persone che nei prossimi giorni avranno bisogno di fare un tampone.
Fra l’altro, chi ha il dubbio di essere stato esposto al virus non può neanche rivolgersi alle farmacie, in questi giorni: a Oristano i tamponi rapidi sono stati esauriti con l’assalto alla vigilia di Natale e i depositi non hanno più scorte.
Oggi al san Martino molte persone che avevano bisogno di sapere se un contatto a rischio fosse diventato contagio – o se dopo un periodo di isolamento potessero finalmente tornare in libertà con un tampone negativo – arrivavano dalla provincia. Non tutti avevano voglia di far conoscere il comune di residenza: due ragazzi hanno detto di aver raggiunto Oristano da Fordongianus, altri preferivano tenersi sul vago.
E da Fordongianus il sindaco Serafino Pischedda ha confermato che i positivi in paese sono 17, l’ultimo si è aggiunto alla lista proprio il giorno di Natale. “Due dei contagiati sono ricoverati in ospedale, ma mi risulta che le loro condizioni siano discrete, ha aggiunto il sindaco”.
Le famiglie colpite da almeno un caso a Fordongianus sono sette e oggi una quindicina di persone dovrebbero essere in fila al San Martino, comprese alcune che – al terzo tampone – sperano di ricevere finalmente un referto negativo.
È probabile che molti arrivassero per un tampone anche da Ghilarza, dove il sindaco Stefano Licheri ha confermato che i positivi sono un centinaio.
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Lunedì, 27 dicembre 2021
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