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Covid-19

Oristano è ancora la provincia sarda col minor numero di contagiati ogni 100mila abitanti

Nell'ultima settimana +17,7% di casi nell'Isola. Spaventa la variante Omicron, il ministro impone nuove regole per l'ingresso in Italia

Coronavirus medici ospedale tamponi
Esecuzione di tamponi

Oristano

Nell’ultima settimana +17,7% di casi nell’Isola. Spaventa la variante Omicron, il ministro impone nuove regole per l’ingresso in Italia

Aumenta ancora l’incidenza dei contagi da coronavirus in Sardegna. Il rapporto della Fondazione Gimbe registra un ulteriore peggioramento rispetto alla settimana precedente: sono 210 (rispetto ai 168 del rilevamento precedente) i sardi positivi per ogni 100.000 abitanti.

L’incremento percentuale è del 17,7% nella settimana tra l’8 e il 14 dicembre.

La provincia di Oristano è ancora quella il minor numero di casi ogni 100mila abitanti, nonostante un leggerissimo aumento: sono 61 mentre erano 59 la scorsa settimana.

Migliorano i dati nella provincia di Sassari, dove i casi passano da 78 a 60. Aumentano significativamente, invece, nella Provincia di Nuoro, dove si passa da 76 a 123. Raddoppio nella città metropolitana di Cagliari: nella settimana dall’8 al 14 dicembre i casi ogni 100mila abitanti sono passati da 33 a 69.

Stabile invece, anche se in lieve incremento, il Sud Sardegna, che passa da 72 a 75 casi.

Sale di poco anche la pressione negli ospedali che – fortunatamente – restano sotto la soglia di saturazione: occupazione al 5% per i posti letto in area medica e al 3% in terapia intensiva.

Intanto ieri il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto per la proroga fino al 31 marzo dello stato d’emergenza per il Covid. Prorogato fino alla stessa data anche il Super Green pass in zona bianca. In serata è stata anche pubblicata in Gazzetta ufficiale l’ordinanza che disciplina gli arrivi in Italia, firmata dal ministro della Salute, Roberto Speranza, in accordo con il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio.

Il cambiamento principale riguarda gli arrivi dagli altri paesi dell’Unione Europea: il Green pass non vale più come strumento per evitare la quarantena e il tampone prima della partenza.

Da ieri e fino al 31 gennaio, chiunque voglia venire in Italia dovrà fare un tampone negativo (24 ore prima del viaggio nel caso di un test antigenico e 48 ore precedenti se si tratta di test molecolare).

Chi non è vaccinato o guarito – e questa è un’altra novità – deve fare cinque giorni di isolamento e poi un test negativo per uscire dalla quarantena.

L’ordinanza proroga fino alla cessazione dello stato di emergenza anche il divieto di ingresso in Italia a chi negli ultimi 14 giorni è stato in 8 paesi dell’Africa meridionale: Sud Africa, Zimbabwe, Mozambico, Malawi, Lesotho, Botswana, Namibia ed Eswatini.

Le nuove regole sono state decise in relazione all’aumento di casi provocati dalla variante Omicron, per evitare che anche in Italia possa diffondersi più di quanto sta già accadendo.

Giovedì, 16 dicembre 2021

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