San Vero Milis
Nuove proteste, ma anche proposte. Garau: “Il Comune investa le risorse dell’Imu”
Enormi e pericolose pozzanghere ormai da diverse settimane stanno causando gravi disagi a quanti percorrono le strade sterrate nella marina di San Vero Milis. La protesta non è nuova e ripropone ancora una volta il problema della vivibilità di uno dei litorali più suggestivi della costa occidentale sarda, frequentato nei mesi estivi da decine di migliaia di persone . “Un patrimonio che non viene valorizzato come dovrebbe”, afferma Antonello Garau, proprietario di una casa nella marina sanverese e già sindaco di Villaurbana. “In alcune di quelle strade dove oggi ci sono le enormi pozzanghere, d’estate c’è chi deve fare i conti con la polvere che si leva a nuvoloni quando passano le auto. Non si può andare avanti così. E’ necessario assicurare una viabilità degna di questo nome”.
Facendosi interprete anche del malessere manifestato da altri proprietari di abitazioni nel compendio marino di San Vero Milis, Antonello Garau muove diverse osservazioni critiche e avanza alcune proposte all’amministrazione comunale messa sotto accusa.
“I problemi ci sono d’inverno e ci sono anche d’estate”, riprende Antonello Garau. “L’amministrazione comunale di San Vero Milis deve reinvestire le risorse che ottiene dalle borgate marine. Mi risulta ammontino a quasi un milione di euro. Se non lo fa perde una storica occasione. Questo litorale potrebbe diventare la nostra Costa Smeralda e invece…. Invece le strade sono in pessime condizioni. Manca un’illuminazione pubblica adeguata. Si insiste con i parcheggi a pagamento senza dare servizi: non c’è un bagno. Alcuni accessi al mare sono un vero pericolo. E si è rovinata la stupenda passeggiata di Putzu idu con lo spostamento dei chioschi”.
“Un quadro generale di trascuratezza dove si salva solo qualche agglomerato frutto dell’iniziativa privata, come a Su Crastu Biancu”, prosegue Antonello Garau. “Si percepisce un totale disinteresse verso questo patrimonio che l’amministrazione comunale, invece, dovrebbe valorizzare”.
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