Arresti a Uras e Arborea per il traffico di droga con la 'Ndrangheta calabrese - LinkOristano
CRONACA

Arresti a Uras e Arborea per il traffico di droga con la ‘Ndrangheta calabrese

Inchiesta della Procura distrettuale antimafia: in carcere anche un boss

Carabinieri
Cacciatori di Sardegna

Cagliari

Inchiesta della Procura distrettuale antimafia: in carcere anche un boss

Arresti  anche a Uras e Arborea, questa mattina, nel blitz dei carabinieri scattato con l’inchiesta su un traffico di droga tra la Sardegna e la Calabria, che ha portato in carcere sette persone, tra cui un boss della ‘ndrangheta.

A finire in manette Silvano Murgia, 76 anni, allevatore di Uras e Costantino Dore, 59 anni, di Arborea.

Impegnati i carabinieri del Ros, con il supporto dei comandi provinciali dei carabinieri di Nuoro, Oristano e Reggio Calabria e dello squadrone eliportato Cacciatori di Sardegna, diretto dal colonnello Alfonso Musumeci.

Tra gli arrestati anche Francesco Porcu, allevatore di Borore già condannato per sequestro di persona, Salvatore Innocenti, 33 anni di Fonni, Antonio Strangio, 59 anni di San Luca, a capo della cosca omonima, Sebastiano Ficara, 36 anni,  e Giuseppe De Luca, 63 anni, già rinchiuso nel carcere di Locri.

L’accusa è quella di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, oltre che numerosi episodi di traffico e detenzione di droga.

Le indagini dei militari hanno permesso di portare alla luce un canale diretto tra la ‘ndrangheta calabrese e la criminalità sarda, che trafficava cocaina dal 2017.

Il gruppo di sardi agli arresti, alcuni già noti alle forze di polizia, aveva legami con le cosche di San Luca: un rapporto che ha permesso di far sbarcare in Sardegna, secondo quanto riferito dai carabinieri, almeno 20 chili di cocaina.

La polvere bianca arrivava sempre nascosta dentro automobili che i corrieri prendevano a noleggio e arrivavano al porto di Olbia. Da qui, poi, la droga si muoveva per arrivare nelle provincie di Oristano e Nuoro, ma anche a Decimoputzu.

Nell’ambito dell’operazione sono state eseguite numerose perquisizioni. Sono stati sequestrati 5 chilogrammi di cocaina con grado di purezza dell’85%, utile alla realizzazione di oltre 30mila dosi medie. Sono stati inoltre sequestrati anche 500mila euro in contanti destinati ai fornitori calabresi.

Le attività investigative dirette dalla Direzione distrettuale antimafia e antiterrorismo di Cagliari hanno consentito di individuare un sodalizio radicato tra il Marghine e la Planargia. All’interno di questo sodalizio c’era chi si occupava del reperimento e della fornitura della droga- grazie al supporto di individui legati alla ‘ndrangheta – e chi invece si occupava della distribuzione, appoggiandosi ad acquirenti all’ingrosso sparsi per l’isola e ad allevatori che curavano la vendita al dettaglio.

Lunedì, 6 dicembre 2021

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