Marcello Atzeni al suo terzo libro: ancora tanta ironia per sorridere e per riflettere - LinkOristano
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Marcello Atzeni al suo terzo libro: ancora tanta ironia per sorridere e per riflettere

Esce "Il miglio deve ancora venire 2 - 102 Crucci vari"

Marcello Atzeni Il miglio deve ancora venire EVIDENZA

Baradili

Esce “Il miglio deve ancora venire 2 – 102 Crucci vari”

Esce il terzo libro di Marcello Atzeni, giornalista e scrittore di Baradili. Dopo “Il miglio deve ancora venire”, pubblicato nel 2018, e “Nuotavo nel grano”, pubblicato nel 2020, entrambi per Sandhi edizioni, stavolta Atzeni, che da quarant’anni abita a Sanluri, torna in libreria con “Il miglio deve ancora venire 2- 102 Crucci vari”, edito da Alfa editrice di Maria Marongiu.

“Il miglio 2”, strutturato in maniera leggermente diversa dalla prima raccolta di aforismi, calembour e giochi di parole, è ancora più divertente e simpatico del libro di esordio.

Sono passati tre anni e la maturità si coglie, eccome! L’ironia, l’arguzia, talvolta il sarcasmo, ma anche riflessioni “pesanti”, compaiono in queste 112 pagine.

Dunque si torna al primo amore?

“I miei amori, in realtà sono tanti, mi viene difficile scegliere”, risponde Marcello Atzeni. “Sto lavorando, da oltre un anno a diversi progetti editoriali, ma considerato il momento storico di una pesantezza e di un’incertezza inaudita, ho preferito, senza pensare di salvare il mondo, ci mancherebbe, di cercare di mandare messaggi di serenità e che al tempo stesso possano strappare un sorriso, come dice Hannibal Lecter in un passo de “Il miglio 2”.

Già dalla copertina e il retro di copertina, ideati dall’autore e realizzati dalla brava illustratrice cagliaritana Silvia Ciccu, si capisce dove il giornalisti – scrittore di Baradili vada a parare.  In copertina un canarino che è uscito dalla gabbia, come non si sa, e su un tavolo guarda verso una finestra spalancata che mostra un cielo azzurro. La libertà, il desiderio di rompere gli steccati. Il canarino pensa alla fuga e nel retro di copertina, infatti, ha preso il volo. Copertina e retro di copertina, che costituiscono di fatto, un unico disegno, dicono che c’è sempre tempo per cercare nuovi spazi o riconquistare quelli perduti.

Tormenti, Policlinico Atzeni, Fughe da Alka- Seltzer, Gastronomia, sono solo alcuni dei titoli inventati da Marcello Atzeni. Titoli di piccoli capitoli.

Un assaggio delle battute? Quali sono le preferite?

“Mi piacciono tutte”, risponde ancora Marcello Atzeni. “Ho dovuto fare una selezione importante. Ne sono rimaste fuori non meno di cinquanta-sessanta. Scrivo molto, non solo di crucci vari”.

“Ne cito quattro, giusto un assaggio.  Flebo alcolica: Come stai? – Si tira a Campari;  Certa gente ha la faccia come il cubo (Rubik); Sono un perfezionista, curo i mie sbagli minimi dettagli; Adamo, ma quando mi sposerai, mi porterai in giro? Certo, Eva. Ho già prenotato un viaggio low-costola”.

Marcello Atzeni
Marcello Atzeni

Stemperare il più possibile. Marcello Atzeni, è veramente ottimista?

“Certo! Bisogna esserlo, nel caso contrario, molto velocemente si sprofonda. La situazione è delicata, ma come ho già ripetuto più e più volte, c’è la voglia di aiutarsi. Di sicuro lo fanno con me e di sicuro io lo faccio con gli altri. La prefazione è firmata da Matteo Porru, giovanissimo e fenomenale scrittore cagliaritano. Secondo Repubblica uno degli under 25 più promettenti al mondo. Ebbene, Matteo che scrive anche quando è addormentato ed è sott’acqua, ha scritto la sua prima prefazione. Sono molto onorato lo abbia fatto per me”.

Parole di cotone è il capitolo conclusivo, a colori. Le frasi associate a disegni, l’estate scorsa sono diventate  magliette, indossate da modelle d’eccezione, Tiziana Troja e Michela Sale Musio, ovvero Le Lucido sottile, fotografate da Francesca Manca di Villahermosa, sua anche la foto che compare nella biografia del nuovo libro.

“Ho la fortuna di avere come amici e amiche, persone brillanti e generose. Tornando a parole di cotone, le ultime pagine del libro, come avete capito, saranno a colori. Quelli intensi, forti che, anche se non direttamente, inneggiano alla primavera”.

Le sue riflessioni? Nel volume non sempre si scherza. Saggi ipotetici: siamo convinti di avere la verità in tasca. Ma non ci accorgiamo di andare in giro completamente nudi. 

“Non sempre bisogna ridere. Ci deve essere il giusto spazio per fermarsi a pensare. E’ un obbligo”.

Ma chi è veramente Atzeni?

“Preferisco non rispondere”.

Risponde, invece, Matteo Porru, che ha curato la prefazione: “Dentro ogni battuta, ogni gioco di parole e di realtà, ogni frase del nuovo libro di Atzeni c’è un guizzo di genialità che rende i suoi “crucci” qualcosa che va oltre il paradosso, il controsenso, la battuta. “Qualcosa di incollocabile”, come direbbe- e come ha già detto- Gianni Filippini, e di talmente particolare e unico, nel suo genere e nel suo intento, che merita poche parole e tanta lettura”.

Marcello Atzeni Il miglio deve ancora venire

Martedì, 30 novembre 2021

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