Tra passato e presente, le storie di donne migranti per celebrare il 25 novembre a Fordongianus - LinkOristano
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Tra passato e presente, le storie di donne migranti per celebrare il 25 novembre a Fordongianus

Questo pomeriggio un reading teatrale promosso dal Comitato Fèminas

Fordongianus - reading teatrale vontro violenza donne
La locandina

Fordongianus

Questo pomeriggio un reading teatrale promosso dal Comitato Fèminas

Un reading teatrale per raccontare le storie di donne che hanno dovuto abbandonare la propria terra per per lavoro, per passione, per fuggire dai drammi e dai soprusi o per la propria realizzazione ed emancipazione personale.

È l’iniziativa proposta dal Comitato Fèminas di Fordongianus, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Appuntamento per questo pomeriggio alle 17.30, nell’aula consiliare del Comune.

I testi sono tratti da “Le ragazze sono partite” e “Come figlie, anzi” di Giacomo Mameli. L’autore interverrà durante l’evento.

Il reading teatrale sarà a cura di Michela Calabrese, Bianca Floris, Paolo Floris e Marianna Medda, su musiche di Luca Cadeddu Palmas.

“Verranno narrate le storie di tante giovani donne sarde, alcune poco più che bambine, che lasciavano il piccolo paese di una Sardegna ingiallita dalle guerre e dalla fame per diventare la principale fonte di sostentamento della famiglia”, spiegano dal Comitato. “Preziose rimesse che venivano mandate dal continente per garantire un futuro migliore ai propri fratelli, alle proprie sorelle ed ai genitori, spezzati dalle fatiche”.

“Siamo abituate e abituati a studiare la storia fatta dai grandi uomini, perdendo il valore inestimabile di quei racconti di vita che contrassegnano un’epoca e che spesso sbiadiscono col tempo di chi smette di parlarne”, continuano le organizzatrici dell’evento.  “Invece le parole di Mameli, oggi, paiono avere quasi un effetto catartico, in grado di restituire dignità e storia alle donne che sono partite, imprimendo nella mente di chi legge il significato dell’essere una migrante donna che sente gravare su di sè lo stigma discriminante dello status di straniera in terra angena (straniera), il marchio della classe sociale e quello dell’essere donna in una società dove il potere è prerogativa maschile”.

L’evento è il primo che promuove il Comitato Fèminas di Fordongianus, dall’inizio della pandemia: ha l’obiettivo di “accompagnarci verso una riflessione relativa alla condizione di subordinazione della donna rispetto alla cultura maschilista e patriarcale che violentemente culmina nel femminicidio, ultimo atto eliminatorio per affermare il possesso nudo e crudo sulla donna”.

Giovedì, 25 novembre 2021

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