“Si arriva spesso con ritardo ad affrontare i casi di violenza contro le donne” - LinkOristano
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“Si arriva spesso con ritardo ad affrontare i casi di violenza contro le donne”

La denuncia della procuratrice Cau alla conferenza promossa dal prefetto di Oristano Stelo: uno spaccato del grave fenomeno

Oristano

La denuncia della procuratrice Cau alla conferenza promossa dal prefetto di Oristano Stelo: uno spaccato del grave fenomeno

“Si arriva spesso con ritardo, ad affrontare i casi di violenza contro le donne”. E’ la severa denuncia arrivata stamattina dalla procuratrice della repubblica presso il tribunale dei minori di Cagliari Anna Cau, intervenuta  nel corso dell’incontro promosso dalla Prefettura di Oristano nella giornata contro la violenza contro le donne. “Nei casi di violenza ci sono spesso segnali che possono essere colti e osservati subito dalle forze di polizia, servizi sociali, e anche dalla magistratura ”, ha spiegato ancora Anna Cau.

La procuratrice  si è soffermata quindi a lungo sulla necessità di proteggere i minori, “vittime non secondarie “ in quanto testimoni dei casi di violenza che spesso si consumano tra le mura domestiche, e titolari di un “diritto rinforzato alla protezione”, garantito dalla Costituzione e che lo Stato attraverso le sue articolazioni deve tutelare. La magistrata ha espresso preoccupazione per l’”indebolimento della funzione educativa” , fondamentale, di alcune istituzioni come la scuola. “Un indebolimento accentuato durante la pandemia, con l’isolamento forzato subito da molti ragazzi” e ha indicato nel “coordinamento e professionalità tra i soggetti che si occupano dei casi di violenza contro le donne”, lo strumento per gestire al meglio i diversi casi. 

Prefettura - 25 novembre - Anna Cau
Anna Cau

Un’esigenza, quest’ultima, richiamata anche dal comandante provinciale dei carabinieri Erasmo Fontana che, sulla base dei dati raccolti dall’Arma, ha fornito un quadro dei casi di violenza contro le donne in provincia di Oristano. 

E’ emerso così che il tipo di violenza denunciata più di frequente è quella psicologica e a rimanerne vittima è sopratutto una donna tra i 31 e 52 anni, casalinga, con un livello di istruzione superiore di primo grado. La violenza si consuma di solito tra le mura domestiche, o comunque in un ambito considerato protetto, per mano di un marito, compagno o ex marito o ex compagno, solitamente di nazionalità italiana. Le zone della provincia con il numero maggiore di casi sono l’Oristanese e la Marmilla.  Spettatori delle violenze spesso sono i figli ed è proprio per proteggerli che la donna non è disponibile a denunciare le violenze subite. Una resistenza legata anche allo stato di dipendenza economica delle vittime.

Il comandante Fontana ha ricordato, quindi,  il ruolo dei Carabinieri, impegnati con il Ris e l’unità contro la violenza di genere, ma anche attraverso una fitta collaborazione con la rete dei servizi socio assistenziali. 

Prefettura - 25 novembre - Erasmo Fontana
Erasmo Fontana

“Quello della violenza contro le donne è il vero problema della Provincia di Oristano, insieme alla piaga della droga” ha rivelato il questore di Oristano Giuseppe Giardina che ha ricordato come all’interno della Mobile e Anticrimine ormai da diverso tempo operi un nucleo di operatori specializzati in questi reati. 

Prefettura - 25 novembre - Giuseppe Giardina
Giuseppe Giardina

Significativa la testimonianza della farmacista oristanese Alessandra Porcu, che nei mesi scorsi col suo intervento aveva aiutato a salvare una giovane, vittima fin da bambina degli abusi di una persona vicina alla sua famiglia. Impegnata da 18 anni nella farmacia di Piazza Roma a Oristano, Alessandra Porcu certo non immaginava di dover raccogliere un racconto dell’orrore, dalla sedicenne che, insieme ad un’amica, si è presentata al bancone in un tardo pomeriggio l’anno scorso. Nella farmacia deserta la ragazza ha chiesto una mascherina 1522. Una richiesta d’aiuto attraverso un messaggio in codice che la dottoressa, dopo i primi dubbi, ha riconosciuto. Da li, lo sfogo della ragazza, i pianti, le paure, i ripensamenti, tutti gestiti con grande delicatezza e sensibilità dalla farmacista. Quindi la telefonata alla polizia, l’intervento degli agenti e dello psicologo,  l’allontanamento della ragazza dalla famiglia, e l’avvio dei provvedimenti restrittivi e giudiziari a carico dell’autore delle violenze.  Un episodio che dimostra la possibilità di denunciare le violenze subite e anzi ne segnala la necessità. 

Prefettura - 25 novembre - Alessandra Porcu
Alessandra Porcu

Come ha ribadito Alessia Orro, pallavolista oristanese molto nota  e lei stessa vittima di stalking,  che in un videomessaggio ha incoraggiato le donne che ne sono vittime a denunciare e segnalare gli abusi, senza esitazione. 

Alessia Orro 3
Alessia Orro

In conclusione il prefetto Fabrizio Stelo ha espresso apprezzamento per i cinque interventi della giornata, che hanno fornito “un quadro delle diverse iniziative in campo e anche delle difficoltà ad affrontare un problema cosi complesso“. Dal prefetto anche l’esortazione a combattere con sempre maggiore decisione e collaborazione un fenomeno così grave.

Prefettura - 25 novembre - Fabrizio Stelo
Fabrizio Stelo

Giovedì, 25 novembre 2021

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