Oristano
La complice era già stata arrestata nelle scorse settimane a Livorno
Si è costituita nei giorni scorsi nel carcere San Vittore di Milano la seconda giovane donna accusata di un furto compiuto a Oristano lo scorso mese di luglio. Una complice era stata arrestata nelle scorse settimane a Livorno, dopo che le indagini della Polizia di Stato avevano portato all’emissione di 2 misure cautelari in carcere per furto in appartamento.
Si tratta di una donna di origine Rom di 29 anni, senza fissa dimora: era ricercata da tempo dal personale della Squadra Mobile che – con l’ausilio dei colleghi di Milano e di altre città della penisola – aveva controllato diversi campi Rom per trovarla.
Le due donne, entrambe incinte, avevano svaligiato un appartamento di via Segni, portando via oro e gioielli per un ammontare di 20 mila euro.
L’avvocato delle due arrestate ha contattato la vittima del furto in appartamento al fine di offrirle il risarcimento del danno morale e materiale patito a seguito del furto.
Da quanto è emerso in sede di indagine, la scorsa estate le due donne avevano affittato un appartamento in una località turistica del Nuorese, come punto di appoggio. Da lì, a bordo di un’auto presa a noleggio a Olbia, si recavano in diversi centri dell’isola alla ricerca di abitazioni da depredare, come quella di Oristano.
Per mettere a segno i colpi senza destare sospetti e assicurarsi l’impunità, le due donne cercavano di confondersi tra i turisti vestendosi con abbigliamento casual.
Le indagini hanno portato alla loro identificazione da parte della Squadra Mobile anche grazie alle telecamere presenti in città e all’analisi dei tabulati telefonici.
Martedì, 23 novembre 2021
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