Monumenti Aperti a Neoneli propone l'oasi di Assai, gli arcivos e la chiesa dell’Angelo - LinkOristano
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Monumenti Aperti a Neoneli propone l’oasi di Assai, gli arcivos e la chiesa dell’Angelo

Sabato e domenica la rassegna culturale nel centro del Barigadu, assieme a "Wine, Fregula e Cassola"

La chiesa dell'Angelo a Neoneli
La chiesa dell'Angelo a Neoneli

Neoneli

Sabato e domenica la rassegna culturale nel centro del Barigadu, assieme a “Wine, Fregula e Cassola”

Monumenti Aperti fa tappa a Neoneli sabato e domenica. La venticinquesima edizione della manifestazione curata e coordinata dall’associazione Imago Mundi arriva nel comune del Barigadu, dove – grazie alla volontà e all’impegno dell’amministrazione comunale e alla passione dei volontari – sarà possibile visitare l’oasi faunistica di Assai, gli arcivos e la chiesa dell’Angelo.

Nello stesso fine settimana tesori da scoprire (o riscoprire) anche a Ploaghe, Pula, Quartu Sant’Elena e San Gavino Monreale, che hanno già preso parte negli anni passati alla manifestazione.

“Fare progetti in rete, oggi più di ieri, è la cosa più bella e più importante che ciascuna amministrazione o comunità possa fare”, ha commentato il sindaco di Neoneli, Salvatore Cau. “In un tessuto insediativo altamente policentrico come quello della Sardegna, è fondamentale capire che per ogni paese non esiste forma di progresso se a progredire non sono anche i paesi limitrofi, e via via anche quelli più lontani”.

“Se poi i progetti condivisi riguardano la cura e la promozione dei beni culturali”, ha aggiunto Cau, “credo ci sia poco da dire, se non che Monumenti Aperti rappresenta un ottimo strumento per contribuire a mantenere viva l’anima dei nostri territori. La sua filosofia si sovrappone a quella che costituisce l’asse portante del nostro operato amministrativo: accrescere in ogni cittadino, a partire dai più piccoli che fanno da guida, la consapevolezza delle ricchezze culturali di cui disponiamo e contestualmente farle conoscere a coloro che vengono a farci visita”.

Salvatore Cau
Salvatore Cau

Tutte le visite a Neoneli saranno gratuite – il sabato 20 e la domenica 21 novembre, tra le 10 e le 18 – ma è necessario prenotare,  nella sezione dedicata a Neoneli sul sito di Monumenti Aperti, entro le 9 di venerdì. Nel caso i turni non fossero pieni, sarà possibile fare entrare i visitatori che non hanno prenotato, fino all’esaurimento dei posti. I bambini della scuola primaria di Neoneli e della scuola secondaria di Ardauli daranno una mano come guide.

Considerando che le tre destinazioni sono fuori dal centro abitato, è previsto un servizio navetta con i pulmini da 8 posti dell’Unione dei Comuni del Barigadu: partenza da via Roma (poco prima dell’incrocio con via Vittorio Emanuele) ogni due ore, partire dalle 10.

L’oasi faunistica di Assai comprende un fitto bosco di leccio e sughera, macchia mediterranea con corbezzolo, lentisco, edera e diverse clematidi, oltre a un vasto patrimonio di orchidee selvatiche, ciclamini, lavanda, biancospino e ginestre. Oltre al daino, al cervo sardo e ai cinghiali, nell’oasi vivono il gatto selvatico e la martora; tra gli uccelli, fanno il nido ad Assai alcuni endemismi sardo-corsi, quali lo sparviere, il picchio rosso maggiore, la cincia mora, lo zigolo nero, oltre al raro passero solitario, la ghiandaia, il corvo imperiale, la pernice sarda e il colombaccio. Dopo tanti anni di assenza, è tornata a nidificare nell’area anche l’aquila reale.

La produzione storica del vino nel territorio di Neoneli è documentata attraverso alcuni palmenti rupestri, chiamati lacos (vasche) o lacos de catzigare (vasche per la pigiatura) e gli arcivos: sono costruzioni quadrangolari di pietre a secco, usati per lo stoccaggio dell’uva in attesa di essere pigiata in un impianto costituito appunto da un sistema di due vasche – la vasca di pigiatura e la vasca di raccolta – scavate ognuna in un unico blocco di pietra, finemente scolpito.

Terza proposta per il fine settimana a Neoneli la chiesa dell’Angelo, una chiesa rurale dedicata all’Arcangelo Gabriele. È a circa tre chilometri a est dell’abitato e risale alla prima metà del 1600. L’edificio, un tempo circondato dai muristenes, è preceduto da un atrio porticato a pianta rettangolare che segue il profilo a capanna della facciata. Aperto frontalmente da un grande arco a sesto acuto e lateralmente da due archi simili di minori dimensioni, è coronato sullo spigolo sinistro da un piccolo campanile con monofora archiacuta e cornice sommitale modanata.

In contemporanea con Monumenti Aperti a Neoneli si svolgerà la manifestazione enogastronomica Wine, Fregula e Cassola, grazie alla quale sarà possibile gustare alcune specialità del piccolo paese del Barigadu, quali appunto il vino, sa fregula istuvada e sa cassola, oltre a partecipare ai vari laboratori allestiti in numerosi stand presenti per le vie del centro storico. Per informazioni è possibile visitare la pagina Facebook Visit Neoneli.

Monumenti Aperti 2021. Rispetto a quella del 2020, l’edizione di quest’anno sarà prevalentemente in presenza e vedrà finalmente il ritorno dei ragazzi nei monumenti, nelle strade e nelle piazze, pur con il mantenimento di alcune opportune norme di sicurezza.

Per le visite è sempre necessaria la prenotazione: pur essendo non più obbligatoria la distanza tra le persone nei luoghi della cultura, Imago Mundi – in accordo con le amministrazioni partecipanti – preferisce gestire comunque prudentemente la partecipazione a visite e itinerari, evitando gli assembramenti. Sarà possibile effettuare le prenotazioni accedendo al sito www.monumentiaperti.com e visitando la pagina dedicata al singolo comune. Per informazioni o chiarimenti si può scrivere a prenotazioni@monumentiaperti.com.

Numerosi e prestigiosi i riconoscimenti che Monumenti Aperti ha ricevuto anche per questa edizione, dalla Medaglia della Presidenza della Repubblica al patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri (che affianca la manifestazione per la prima volta), oltre a quelli inviati dal Senato della Repubblica, dalla Camera dei Deputati, dalla Presidenza della Regione Autonoma della Sardegna e dal Comune di Cagliari.

Sono 27 i comuni sardi che aderiscono alla manifestazione, cui se ne aggiungono 7 nella penisola. Dopo Cossoine, Gavoi, Bosa, Castiadas, Genoni, Iglesias, Oristano, Villaputzu, Santo Stefano Belbo (Piemonte) e Cagliari, questi i prossimi appuntamenti: 20/21 novembre Neoneli, Ploaghe, Pula, San Gavino Monreale e Quartu Sant’Elena; 27/28 novembre Cuglieri, Monastir, Porto Torres e Serrenti; 4/5 dicembre Alghero, Cantù, Castelsardo, Como, Montorfano, Muravera, Ossi, Padria (solo 5 dicembre), Sant’Antioco, Selargius, Tissi e Uta; 11/12 dicembre Bitonto, Ferrara e Roma (solo 11 dicembre).

Norme di sicurezza. La manifestazione si svolgerà nel pieno rispetto delle normative anti Covid-19. In base alle disposizioni di legge, l’accesso a tutti i luoghi della cultura al chiuso e all’aperto sarà consentito solo alle persone in possesso della certificazione verde Covid-19 (Green Pass ottenuto anche con l’esecuzione, nelle 48 ore precedenti, di un tampone rapido o antigenico molecolare con risultato negativo). L’obbligo di possedere una certificazione verde Covid-19 non si applica nel caso in cui gli eventi si svolgano in piazze, vie o parchi pubblici.

Non devono presentare il Green Pass i bambini sotto i 12 anni e le persone esenti per motivi di salute dalla vaccinazione, in possesso di certificato medico. Durante le visite sarà in ogni caso sempre necessario rispettare tutte le norme di sicurezza: indossare la mascherina, evitare di creare assembramenti, disinfettare le mani con il gel a disposizione lungo i percorsi.

Martedì, 16 novembre 2021

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