Facoltà di medicina, sì o no al numero chiuso: se ne occupi il Consiglio regionale - LinkOristano
CRONACA

Facoltà di medicina, sì o no al numero chiuso: se ne occupi il Consiglio regionale

Interventi di Progressisti e Fratelli d'Italia dopo la richiesta del presidente Solinas al Governo

Stetoscopio
Medico

Cagliari

Interventi di Progressisti e Fratelli d’Italia dopo la richiesta del presidente Solinas al Governo

Dopo la proposta di uno stop al numero chiuso nella facoltà di medicina da destra e da sinistra si chiede ora  che ad occuparsene sia subito il consiglio regionale. I Progressisti, che definiscono semplicistica la proposta di abolire il numero chiuso, lanciata in Sardegna dal gruppo di Fratelli d’Italia e poi rilanciata dal presidente della giunta Christian Solinas, chiedono “subito la convocazione dei rettori, dei presidi di Medicina delle Università di Cagliari e Sassari e dei direttori delle AOU per una discussione approfondita in commissione Sanità sulle facoltà in Sardegna”.

“Importante il potenziamento delle strutture e delle strumentazioni in dotazione destinate all’insegnamento, fondamentale l’aumento del numero dei docenti”, sottolineano i Progressisti, a nome dei quali parla Francesco Agus, che commenta: “L’insegnamento e lo studio della medicina richiedono un approccio scientifico e non mediatico, proprio a tutela della loro riuscita ottimale che ha come obiettivo la cura delle persone”.

“Sul futuro del sistema sanitario non servono soluzioni facili come la proposta, sic et simpliciter, di abolire il numero chiuso”, sottolinea Agus, “quanto l’impegno di tutti per migliorare gli standard e il funzionamento delle facoltà: siamo di fronte a una questione di qualità, non solo di quantità. Pensare che si possano raddoppiare i laureati in medicina senza raddoppiare anche investimenti e docenti è un’utopia buona solo per la propaganda. In primo luogo, serve a esempio capire quali ripercussioni positive abbia avuto l’aumento delle borse di specializzazione decisa all’unanimità dal Consiglio regionale due anni fa”.

“Sulle scuole di specializzazione, poi, è importante risolvere il problema di quelle che sono a rischio chiusura o affidate a convenzioni. E non possiamo nasconderci il fatto che, nell’ultimo anno e a causa della pandemia, gli studenti, gli specializzandi e gli insegnanti siano stati costretti a ridurre all’osso le ore di didattica nei luoghi di cura: serve recuperare quel tempo, per evitare che a un pezzo di carta non corrisponda la qualità necessaria per sostenere il sistema sanitario isolano”, conclude Agus: “Anche in questo caso, chiediamo meno annunci e più fatti. Siamo disponibili a un ragionamento approfondito, basato su dati certi che solo chi ogni giorno vive le facoltà di Medicina e le scuole di specializzazione può indirizzare. Quello che non serve, di sicuro, sono le soluzioni facili e gli annunci buoni per i riflettori”.

“La carenza di medici in Sardegna è un’emergenza e le emergenze vanno affrontate con strumenti straordinari, non certo con le regole ordinarie” a dichiararlo è il Consigliere Regionale di Fratelli d’Italia Fausto Piga, primo firmatario del Progetto di legge statale che punta a abrogare la legge 264 del 1999 che regola gli accessi ai corsi universitari.

“La Regione negli ultimi due anni ha investito sul futuro per porre rimedio alla carenza di medici in Sardegna, abbiamo finanziato nuove borse di studio per la specializzazione di nuovi medici e nella Legge Omnibus abbiamo previsto indennizzi economici per la sanità delle zone cosiddette disagiate”, precisa Fausto Piga, “ora occorrono provvedimenti straordinari e immediati che solo il Governo può autorizzare e la moratoria di qualche anno sul numero chiuso in medicina riteniamo essere un ipotesi su cui discutere in aula per una mobilitazione unitaria”.

In Sardegna, a lanciare l’iniziativa di modifica della disciplina del numero chiuso nelle università è stato Fratelli d’Italia, ma in ambito nazionale non è una novità, infatti una proposta simile è già stata approvata dai Consigli regionali della Sicilia e del Veneto, con l’obiettivo di richiamare l’attenzione del Parlamento.

“Serve un segnale politico forte e trasversale per sollecitare l’intervento di Governo e Parlamento affinché adottino misure straordinarie per sopperire alla carenza di medici e personale ospedaliero in Sardegna”, proseguono i Consiglieri regionali di Fratelli d’Italia Fausto Piga, Francesco Mura e Nico Mundula “Chiediamo che in Consiglio Regionale sia calendarizzato quanto prima il Progetto di legge statale per l’abolizione del numero chiuso che abbiamo presentato nelle scorse settimane”.

Una richiesta, quella degli esponenti di Fratelli d’Italia, che fa seguito alle recenti dichiarazioni del Governatore Solinas: “Oggi la Sardegna paga il prezzo di scelte profondamente sbagliate compiute in passato, a cominciare dai tagli indiscriminati fino al blocco del turnover. Porvi rimedio è impresa difficile, anche per la scelta, anch’essa sbagliata, del numero chiuso nelle facoltà di Medicina” .

Lunedì, 8 novembre 2021

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