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Con “Monumenti aperti” quattro idee per un fine settimana alla riscoperta di Oristano

In programma in città anche due passeggiate guidate: Itinerarium Eleonorae e il Tracciato delle mura

Monumenti aperti Oristano
La Torre di Mariano II a Oristano

Oristano

In programma anche due passeggiate guidate: Itinerarium Eleonorae e il Tracciato delle mura e delle torri

Questo fine settimana la venticinquesima edizione di “Monumenti aperti” coinvolge anche Oristano. L’appuntamento volto alla riscoperta e valorizzazione del patrimonio artistico e culturale è fissato per sabato 30 e domenica 31 ottobre. Per la città si tratta della dodicesima partecipazione a questa importante iniziativa.

Curata e coordinata dall’associazione Imago Mundi, grazie all’impegno delle amministrazioni comunali e alla passione dei volontari quest’anno Monumenti aperti propone quattro destinazioni: l’Archivio storico comunale, la piazza con la statua di Eleonora d’Arborea, il Museo archeologico – Antiquarium Arborense e la Torre di Mariano II o di San Cristoforo. Visite gratuite sabato dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18, domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18. In programma anche due itinerari.

“L’intento principale”, dichiarano il sindaco Andrea Lutzu e l’assessore alla cultura Massimiliano Sanna, “è sempre quello di far conoscere la ricchezza e bellezza del patrimonio culturale della nostra città, operazione possibile solo attraverso la consapevolezza di vivere e di far parte di una comunità che ha bellezze da offrire”.

I siti. L’Archivio storico comunale è tra i più rilevanti in Sardegna, sia per tipologia del patrimonio documentario sia per l’estensione dell’arco temporale rappresentato, che decorre dal 1479. Anno in cui, in seguito alla caduta del Marchesato oristanese, si realizzò l’unione dell’antica capitale giudicale alla Corona Spagnola, divenendo Città Regia. L’intero complesso documentario è ripartito in tre sezioni: Antica o pre unitaria, che va dal 1479 fino al 1848; la Storica, che conserva atti a partire dal 1849 al 1980, e la sezione di Deposito, che ospita il carteggio dal 1981 ai giorni nostri.

A seguire, la storica piazza con la statua di Eleonora d’Arborea, colta nell’atto della promulgazione della Carta de Logu.

Spazio poi al Museo archeologico “Antiquarium Arborense”, unico museo sardo ad avere una sezione per non-vedenti e ipovedenti, con copie in gesso e ceramica di alcuni reperti e le notevoli riproduzioni del Cristo di Nicodemo del maestro falegname Mura di Oristano. Ospita al pianterreno mostre temporanee e l’intera collezione archeologica, con un plastico riproducente la città di Tharros nel IV secolo d. C. Il materiale archeologico, proveniente da tutta la penisola del Sinis, comprende un periodo che va dalla Preistoria all’Età Romana, con reperti paleocristiani e altomedievali. Notevoli sono poi i corredi fenici e punici provenienti dalla città di Tharros. Al piano superiore si trova invece la sala dei retabli: una raccolta di dipinti del Quattrocento e del Cinquecento, con alcune tavole dello smembrato retablo del Santo Cristo (1533), l’unica tavola superstite del retablo dei Consiglieri (1565) e il retablo di San Martino (primo XV secolo).

Infine la Torre di Mariano II o di San Cristoforo che, edificata nel 1290 per volontà del giudice Mariano II de’ Bas-Serra, sorge isolata al centro della piazza Roma.

Come accennato, Monumenti aperti propone a Oristano due itinerariItinerarium Eleonorae segue le strade e i monumenti cittadini che rievocano il genius loci della Giudicessa Eleonora d’Arborea: piazza Eleonora, chiesa di San Francesco, Cattedrale, Palazzo Giudicale, chiesa di Santa Chiara, cortile del Museo archeologico con la lettura di alcuni articoli della Carta de Logu. L’altro itinerario è dedicato al Tracciato delle mura e delle torri medievali di Oristano e prevede la visita alle torri di Mariano II, di Portixedda e torretta di via Mazzini, con tappa all’Antiquarium Arborense con la presentazione della ricostruzione dell’intero complesso di difesa.

Le visite guidate su entrambi gli itinerari partiranno da piazza Eleonora sia sabato che domenica alle 10, alle 12, alle 16 e alle 18 (i percorsi durano circa un’ora e potranno seguirli 15 persone per turno). Sono previsti dei punti informativi all’Antiquarium Arborense, al Museo archeologico in piazzetta Corrias, all’associazione turistica Pro loco in via Ciutadella de Menorca e all’Info Point Sartiglia in via Eleonora 15.

Nello stesso fine settimana, inoltre, saranno aperti i monumenti anche nei comuni di Bosa, Castiadas, Iglesias e Villaputzu che hanno già preso parte negli anni passati alla manifestazione, e a Genoni che decide di aderire quest’anno per la prima volta.

L’edizione 2021. Rispetto a quella del 2020, quella di quest’anno sarà una edizione prevalentemente in presenza che vedrà, finalmente, il ritorno dei ragazzi nei monumenti, nelle strade e nelle piazze, pur con il rispetto e mantenimento di alcune opportune norme di sicurezza. Per poter visitare i monumenti o partecipare agli itinerari sarà richiesta la prenotazione. Pur essendo infatti non più obbligatoria la distanza interpersonale nei luoghi della cultura, Imago Mundi – in accordo con le amministrazioni partecipanti – preferisce gestire comunque con prudenza visite e itinerari, evitando gli assembramenti.

Sarà possibile effettuare le prenotazioni accedendo al sito di Monumenti aperti e visitando la pagina dedicata a ciascun comune. Per informazioni si può scrivere a prenotazioni@monumentiaperti.com

La manifestazione. Numerosi e prestigiosi i riconoscimenti che Monumenti Aperti ha ricevuto anche per questa edizione, a partire dalla Medaglia della Presidenza della Repubblica che si unisce al patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che affianca la manifestazione per la prima volta, oltre a quelli inviati dalla Camera dei Deputati, dalla Presidenza della Regione Autonoma della Sardegna e dal Comune di Cagliari. Sono 27 i comuni sardi che aderiscono alla manifestazione, cui se ne aggiungono 7 nella penisola secondo questo calendario: 23/24 ottobre Cossoine e Gavoi; 30/31 ottobre Bosa, Castiadas, Genoni, Iglesias, Oristano e Villaputzu; 6/7 novembre Santo Stefano Belbo (Piemonte); 13/14 novembre Cagliari; 20/21 novembre Neoneli, Ploaghe, Pula, San Gavino Monreale e Quartu Sant’Elena; 27/28 novembre Cuglieri, Monastir, Porto Torres e Serrenti; 4/5 dicembre Alghero, Cantù, Castelsardo, Como, Montorfano, Muravera, Ossi, Padria (solo 5 dicembre), Sant’Antioco, Selargius, Tissi e Uta; 11/12 dicembre Bitonto, Ferrara e Roma (solo 11 dicembre).

Norme di sicurezza. La manifestazione si svolgerà nel pieno rispetto delle normative anti Covid-19. In base alle disposizioni di legge, l’accesso a tutti i luoghi della cultura al chiuso e all’aperto sarà consentito solo alle persone in possesso della Certificazione verde Covid-19 (Green Pass ottenuto anche con l’esecuzione, nelle 48 ore precedenti, di un tampone rapido o antigenico molecolare con risultato negativo). L’obbligo di possedere una certificazione verde Covid-19 non si applica nel caso in cui gli eventi si svolgano in piazze, vie o parchi pubblici. Sono esenti dall’obbligo del Green Pass bambini sotto i 12 anni e i soggetti esenti per motivi di salute dalla vaccinazione in possesso di idonea certificazione medica. Durante le visite sarà in ogni caso sempre necessario rispettare tutte le norme di sicurezza: indossare la mascherina, evitare di creare assembramenti, disinfettare le mani con gli appositi gel posizionati lungo i percorsi. Per tutte le informazioni dettagliate su disposizioni e orari delle edizioni locali consultare le pagine dedicate.

Mercoledì, 27 ottobre 2021

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