L'Europarlamento dichiara guerra all'amianto: un successo delle battaglie partite anche da Oristano - LinkOristano
Cronaca

L’Europarlamento dichiara guerra all’amianto: un successo delle battaglie partite anche da Oristano

Lilliu: "Passo importante, ma si scelga la strada dell'inertizzazione dei rifiuti"

Oristano - discariche - Foto Associazione ex esposti amianto 3
Foto associazione Ex esposti amianto della Sardegna

Oristano

Lilliu: “Passo importante, ma si scelga la strada dell’inertizzazione dei rifiuti”

Una storica risoluzione adottata dall’Europarlamento promuove una strategia europea per la rimozione sicura dell’amianto dai paesi dell’Ue.

Gli eurodeputati chiedono una riduzione dell’attuale valore limite di esposizione professionale vincolante da 0,1 fibre/cm3 a 0,001 fibre/cm3. I parlamentari hanno ricordato inoltre che secondo le stime aggiornate la fibra killer provoca ogni anno nell’Ue tra i 30mila e i 90mila decessi.

“È un’ottima notizia che aspettavamo da tanto tempo”, ha commentato il presidente dell’associazione Ex esposti amianto della Sardegna Giampaolo Lilliu. “Attendiamo ora le linee guida per capire come dovranno essere effettuate le bonifiche, ci aspettiamo uniformità tra i paesi dell’Ue. La vera sfida deve essere eliminare gradualmente i conferimenti in discarica dell’amianto e andare verso l’inertizzazione dei rifiuti”.

Una sfida che potrebbe partire proprio dall’Oristanese. “Ogni regione di tutti gli stati dellUe dovrebbe dotarsi di un impianto di inertizzazione”, ha proseguito Lilliu, “a partire dalla Sardegna e, perché no, proprio dalla provincia di Oristano. Nel nostro territorio abbiamo avuto l’esperienza di un impianto di inertizzazione mobile, utilizzato tra il 2006 e il 2008 per una discarica abusiva a Masangionis. Abbiamo la responsabilità di aver portato le fabbriche della morte nell’Oristanese, dobbiamo rimediare”.

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Giampaolo Lilliu

La risoluzione all’Europarlamento è passata con 675 voti a favore, 2 contrari e 23 astenuti. Spetta ora alla Commissione europea legiferare in linea con la decisione del Parlamento.

Gli eurodeputati hanno chiesto un aggiornamento della normativa vigente sulla protezione dei lavoratori. I parlamentari spingono per una proposta di legge che garantisca il riconoscimento delle malattie professionali, comprese quelle legate all’amianto, e anche norme minime per il risarcimento delle vittime. Oggi infatti molte malattie legate all’amianto non sono riconosciute come malattia professionale.

Il plauso dei sindacati. “La Fillea Cgil, con il sostegno della Cgil, e insieme alla Filca Cisl e FenealUil”, si legge in una nota diffusa dalla Fillea Cgil, “hanno sostenuto con forza questa proposta e hanno dato il loro contributo in merito alla sensibilizzazione su questo importante tema. Ringraziamo il Sindacato Europeo delle Costruzioni EFBWW per il lavoro fatto insieme a tutti gli affiliati ed alla Confederazione Europea dei Sindacati (CES). Un particolare ringraziamento va al relatore Nikolaj Villumsen (deputato danese) e ai relatori ombra Cindy Franssen, Johan Danielsson, Sara Matthieu e Véronique Trillet-Lenoir per il grande lavoro svolto”.

Venerdì, 22 ottobre 2021

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