Oristano
Con la nuove legge sul turismo cambia la rete di accoglienza
Sono ormai un migliaio gli alloggi occasionali disponibili in provincia di Oristano come strutture ricettive. Un numero considerevole, frutto della valorizzazione di immobili spesso messi a frutto per assicurare in molte famiglie un reddito complementare.
Nati con la nuova legge regionale sul turismo del 2017, devono seguire precise procedure per il tracciamento della loro attività e sono soggetti al monitoraggio delle varie autorità preposte, a cominciare dall’assessorato regionale al turismo.
Molti di questi alloggi occasionali si trovano nelle località costiere, ma tanti sono anche in città.
La loro nascita è avvenuta anche col considerevole riposizionamento dei bed & breakfast. In provincia di Oristano erano quasi 300 prima dell’entrata in vigore della legge di riforma del turismo, oggi si sono ridotti a 170. Le regole, infatti sono cambiate.
Se prima chiunque poteva aprire un b&b anche al di fuori del proprio comune di residenza, ora non più. Inoltre, è vietato detenere la partita Iva.
Alcuni b&b si sono dunque trasformati in affittacamere, domos, come vengono chiamati in Sardegna: nella provincia di Oristano hanno raggiunto il centinaio di unità.
Altri b&b si sono trasformati proprio in alloggi occasionali.
Nell’insieme, comunque, è tutta la rete ricettiva che ha subito una considerevole modifica e che potrebbe cambiare ancora perché dalla Regione sono attese le nuove direttive sulla classificazione delle altre strutture turistiche, dagli alberghi ai camping.
-segue-
Venerdì, 22 ottobre 2021
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