Ambiente

Canneti tagliati a Cabras: “Con autorizzazione, per evitare gli incendi e recuperare la biodiversità”

I chiarimenti del Comune sull'intervento

Il canneto tagliato nei pressi dello stagno di Cabras - Foto Grig

Cabras

I chiarimenti  del Comune sull’intervento

L’amministrazione comunale di Cabras lo scorso luglio ha trasmesso alla Regione le schede per la valutazione di un intervento sul lungo stagno che prevede l’eradicazione di due specie vegetali infestanti e non autoctone, la canna comune e l’acacia saligna.

L’intervento nasce con un duplice obiettivo: in primis risulta altamente necessario ai fini della protezione civile, perché minimizza il rischio incendi in una zona molto vicina alle abitazioni. Sotto l’aspetto più strettamente ambientale, invece, permette la rinaturalizzazione di quella porzione del lungo stagno, andando a recuperare le condizioni ecologiche originarie a difesa della biodiversità.

E’ quanto ha reso noto l’amministrazione guidata dal sindaco Andrea Abis. La nota diffusa dal Comune di Cabras non fa però alcun riferimento alla contestazione del Grig.

Stamane l’associazione ecologista Gruppo d’intervento Giuridico ha inoltrato una specifica istanza di accesso civico e informazioni ambientali alle amministrazioni pubbliche competenti riguardo il drastico taglio dei canneti lungo le sponde dello stagno.

Il comune ha fatto sapere che l’intervento ha avuto l’approvazione dell’Assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente, il cui parere ha una validità di cinque anni.

Avviati a settembre, i lavori sono stati preceduti da un’attenta verifica della presenza di specie animali nella zona soggetta all’intervento. Si è proceduto quindi alla rimozione dei rifiuti abbandonati lungo la riva dello stagno, luogo da sempre prediletto dagli incivili anche a causa del proliferare disordinato della vegetazione.

Il terzo passo è stato quello di tagliare a raso le piante infestanti, avendo cura di asportarne le radici per evitare una rapida ricrescita delle stesse.

Il programma prevedeva poi una eventuale piantumazione della vegetazione tipica delle zone fangose e sabbiose, sempre con il fine di tutelare l’originalità delle specie vegetali e animali che da sempre popolano lo stagno di Cabras.

Andrea Abis

“Questo intervento era atteso da molti anni”, ha dichiarato il sindaco Andrea Abis, “si tratta di un’opera volta alla sicurezza contro il rischio incendi, di rinaturalizzazione dei luoghi ma anche dell’inizio di un’operazione di decoro e fruizione naturalistica e culturale del lungo stagno, abbandonato da troppi anni”.

“Stiamo infatti riprendendo in mano i vecchi progetti di valorizzazione realizzati nel passato”, ha concluso il primo cittadino di Cabras, “metteremo in piedi nei prossimi mesi una manutenzione straordinaria del progetto Civis, restituendo il percorso del lungo stagno alla fruizione della popolazione”.

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Lunedì, 18 ottobre 2021

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