Oristano
Servizi in continua emergenza per gli organici ridotti al minimo
Dodici pazienti del reparto di Oncologia ieri mattina sono stati costretti a ritornare a casa senza poter fare la chemioterapia. È accaduto al “San Martino” di Oristano.
Motivo? Uno dei due farmacisti in servizio ha avuto un malore che l’ha costretto a ricorrere ai medici del Pronto Soccorso. Con il suo collega impegnato nella fornitura di farmaci ai reparti, non è stato possibile per la Farmacia assicurare le infusioni richieste dagli oncologi.
E così sono stati cancellati e rinviati a data da destinarsi i trattamenti che erano in calendario per la giornata di ieri, destinati a pazienti oncologici che arrivavano da diversi centri della provincia.
Ancora un grave disagio legato alla carenza di personale nei diversi servizi ospedalieri, come appunto quello della Farmacia. Al momento l’Assl di Oristano può contare solamente su sei farmacisti, tre dei quali impegnati al “San Martino”. Gli altri tre devono garantire il funzionamento delle farmacie territoriali, dove ormai i giorni di apertura sono sempre di meno.
Una carenza davvero inspiegabile per queste figure professionali. Se spesso si sente dire che i servizi ospedalieri non funzionano per la carenza di medici specializzati e disponibili a trasferirsi a Oristano, altrettanto non si può affermare per i farmacisti: c’è un’ampia disponibilità di questi professionisti, che sarebbero ben felici di partecipare a un concorso dell’Ats. Se soltanto il concorso si facesse…
“È l’ennesimo inaccettabile episodio che dimostra come siamo arrivati al capolinea”, commenta con amarezza Carmela Marras, del Comitato per il diritto alla salute della provincia di Oristano. “Non si possono rimandare le terapie salvavita. E tutto questo nell’assoluto silenzio delle istituzioni, da quella comunale a quella regionale”.
Sabato, 16 ottobre 2021
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