Oncoematologia: nuovo stop al San Martino, bloccate le prime visite per mancanza di medici - LinkOristano
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Oncoematologia: nuovo stop al San Martino, bloccate le prime visite per mancanza di medici

Garantite nell'ospedale di Oristano solo quelle dei malati che hanno già una diagnosi

Oristano ospedale San Martino

Oristano

Garantite nell’ospedale di Oristano solo quelle dei malati che hanno già una diagnosi

Da qualche giorno è impossibile ottenere  all’ospedale San Martino una prima visita di uno specialista ematologo.

Uno dei due medici in servizio dopo pochi mesi di lavoro al reparto di Ematologia di  Oristano ha rassegnato le dimissioni  e così sono state tagliate le prestazioni offerte. Il  CUP, centro unico di prenotazioni, sta provvedendo a revocare gli appuntamenti già programmati per i prossimi giorni da pazienti inviati dai medici di base a una prima visita per il sospetto di una patologia ematologica.

Sono  alcune centinaia le persone costrette a richiedere una visita con un ematologo in strutture pubbliche e convenzionate fuori provincia o in un ambulatorio privato, a pagamento.

Nella riorganizzazione del servizio il direttore del reparto di Oncoematologia Luigi Curreli, rimasto solo a occuparsi dei pazienti ematologici, ha confermato le cure per quanti sono attualmente in trattamento chemioterapico, e ai pazienti che, già in possesso di una diagnosi,  hanno bisogno di controlli e visite ambulatoriali. In totale oltre 120 pazienti che si aggiungono ai circa 500 già in carico al reparto di Oncoematologia.

Un servizio che da qualche anno funziona a singhiozzo.  Appena quattro mesi fa, dopo una procedura durata ben 15 mesi,  il servizio di oncoematologia del San Martino ha ottenuto l’accreditamento, per un totale di 13 posti letto, 2 dei quali in regime di day hospital.

L’iter per l’ottenimento dell’accreditamento, aveva preso il via nel marzo dell’anno scorso all’indomani del blocco imposto dall’Assessorato alla Sanità alle terapie oncoematologiche in pazienti di nuova diagnosi, in attesa dell’accreditamento della struttura.  Una disposizione inaspettata, perché arrivata dopo 11 anni di attività esercitata regolarmente dal reparto di Oncoematologia e che ha comportato gravi disagi per alcune centinaia di pazienti dell’oristanese, costretti a rivolgersi per visite e terapie agli ospedali, già affollati, delle altre province.

Lo stop alla presa in carico di nuovi pazienti era giunto, inoltre,  dopo una procedura giudiziaria conclusa con la condanna dell’ATS, accusata di non aver consentito la somministrazione a Oristano di una terapia a base di farmaci innovativi a una paziente che ne aveva bisogno, ma non poteva affrontare i disagi di un viaggio. Una vicenda  per la quale si erano mobilitati associazioni e esponenti politici, tutti schierati al fianco della paziente.

L’accreditamento del servizio di Oncologia e Oncoematologia del San Martino, arrivato nello scorso mese di giugno, sembrava aver dato nuove certezze sul  futuro del servizio, autorizzato da allora alla presa in carico di pazienti di nuova diagnosi di oncoematologia.  Una speranza subito svanita per la scarsa disponibilità di medici, ora ridotta a un solo ematologo.

Martedì, 12 ottobre 2021

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