Incendio a Santu Lussurgiu: Canadair riportati nella Penisola, ritardi nello spegnimento - LinkOristano
Montiferru

Incendio a Santu Lussurgiu: Canadair riportati nella Penisola, ritardi nello spegnimento

Il sindaco: "Non abbiamo imparato nulla dal recente passato. Una vergogna"

Un Canadair intervenuto nell'agro di Tresnuraghes - Foto Antonio Moretti Soggiu
Un Canadair in azione

Santu Lussurgiu

Il sindaco: “Non abbiamo imparato nulla dal recente passato. Una vergogna”

La Sardegna non ha a disposizione nelle basi regionali i Canadair impiegati per la campagna antincendio: una situazione che ha contribuito alla corsa del fuoco che domenica ha colpito nuovamente il territorio di Santu Lussurgiu.

Il sindaco del paese, Diego Loi, ha contestato il ritardo nell’intervento dei mezzi aerei, raccontando che l’avviso dell’incendio a Nuraghe Oschera gli è stato dato alle 14.33 dalla sala operativa centrale della Protezione civile e alle 17.47 ancora si era in attesa dell’arrivo dei Canadair: “Oltre ad essere in avaria, partivano da Ciampino”, ha denunciato il sindaco.

“Le tragiche recenti esperienze del passato non ci hanno insegnato proprio nulla”, ha commentato ancora Loi, definendo la situazione “una vera vergogna”.

“È impensabile che con questa stagione e con il caldo ancora presente siano stati riportati nella Penisola”, commenta Giovanni Pinna, presidente della locale Protezione civile. “Non si può abbassare la guardia. Nelle disposizioni generali non si tiene conto della situazione climatica di quest’anno, senza pioggia da tempo”.

“Quando il fronte del fuoco si è esteso, servivano i Canadair”, continua Pinna, “senza l’intervento degli aerei le fiamme sarebbero arrivate a Borore”.

Intanto ieri nella zona è stata effettuata la bonifica: sono intervenuti gli elicotteri del Corpo forestale provenienti dalle basi operative di Bosa, Fenosu, Pula, Alà dei Sardi e San Cosimo, oltre a un Canadair di stanza a Ciampino. Presenti anche 5 squadre dell’Agenzia Forestas dei cantieri di Paulilatino, Cuglieri, Bosa, Scano di Montiferro e Santu Lussurgiu e 2 squadre delle compagnie barracellari di Santu Lussurgiu e Bonarcado.

“La maggior parte della superficie percorsa dall’incendio era pascolo, ma alcuni alberi sono stati bruciati”, spiega Giovanni Pinna, tranquillizzando sulle sorti delle roverelle ultracentenarie: “Riescono a sopportare abbastanza bene il fuoco perché il sughero fa da isolante. Anche nella zona interessata dall’incendio a luglio, alcuni rami stanno ributtando foglie”.

Martedì, 12 ottobre 2021

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