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Medici in affitto da oggi al Pronto soccorso del San Martino

Rinnovato per tre mesi alla stessa azienda anche l'appalto per il Punto di primo intervento di Ghilarza

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Rinnovato per tre mesi alla stessa azienda anche l’appalto per il Punto di primo intervento di Ghilarza

Al Pronto Soccorso del “San Martino”, da oggi e per i prossimi tre mesi, i pazienti classificati con codice bianco o verde saranno visitati dai cosiddetti “medici in affitto” della società veneta MST Group. Invece continueranno ad essere visitati dai medici già impegnati nel servizio coloro che ottengono un codice rosso o giallo. La soluzione è stata adottata dai vertici dell’Ats e della Assl di Oristano con l’intento di scongiurare la chiusura del servizio, a causa della grave carenza di personale.

In vista dell’arrivo dei camici bianchi privati, nei giorni scorsi sono stati eseguiti alcuni adeguamenti logistici, con l’ampliamento dei locali del Pronto Soccorso attraverso l’acquisizione di due stanze finora occupate da medici e tecnici del reparto attiguo della Radiologia.

Intanto, per  il reperimento di nuovi medici da impegnare al San Martino la società  che ha ottenuto l’appalto ha diramato nei giorni scorsi un annuncio attraverso la pagina Facebook “Sostituzioni Mediche Sardegna”: cerca  “medici per la gestione di codici bianchi e verdi presso il Pronto Soccorso di Oristano”.

Poche righe per spiegare che è richiesta un’esperienza – dichiarata nel curriculum – di attività come guardia medica o in un ambulatorio di medicina generale. Nell’annuncio è indicato anche l’orario di lavoro: 8,00 – 14,00 e 14,00 – 8,00. Ogni turno affidato ai “medici in affitto” sarà quindi di 12 ore, a fronte del rimborso delle spese dell’albergo e un compenso di 600 euro (100 euro in meno di quanto offerto ai medici impegnati nel Punto di Primo Intervento di Ghilarza, che la stessa società gestisce dal mese di maggio scorso).

Nonostante la minore retribuzione offerta ai medici impiegati a Oristano, il costo per il rinnovo di sei mesi di incarico ripartiti tra i servizi di Ghilarza e Oristano è confermato in 345.144  euro, dei quali poco meno di 280 mila euro di costi del personale, come indicato nella delibera di affidamento. Una cifra che, sommata a quella già impegnata per i primi sei mesi dell’appalto, portano il compenso per la società veneta a 690.288  euro.

L’incarico affidato alla MST Group per il San Martino ha la durata di tre mesi: scadrà quindi il 10 gennaio. Contemporaneamente è stato rinnovato per altri tre mesi l’affidamento alla stessa società della gestione del Punto di Primo Intervento del “Delogu” di Ghilarza, in scadenza il 31 ottobre: proroga fino al 30 gennaio.

Soddisfatto dell’avvio a Oristano del servizio dei “medici in affitto” il consigliere regionale sardista Domenico Gallus, secondo cui quella adottata è “l’unica decisione percorribile attualmente per poter mantenere un servizio essenziale e per dare una risposta efficiente e celere alla cittadinanza”. Secondo Gallus si tratta comunque di “una decisione momentanea e l’auspicio è che quanto prima si possano reperire le risorse umane e professionali mediante concorsi pubblici”.

Contrari al ricorso ai medici in affitto si sono sempre dichiarati invece gli Ordini dei medici della Sardegna e i sindacati regionali dei medici ospedalieri, oltre al Comitato per la difesa del diritto alla salute della provincia di Oristano. Al centro delle critiche mosse verso l’impiego  di professionisti esterni nei Pronto Soccorso c’è, tra l’altro, la mancanza di specializzazione e la loro retribuzione, pari a oltre il doppio di quella percepita dai loro colleghi dipendenti e specializzati.

Lunedì, 11 orrobre 2021

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