Il Comitato salute di Oristano: "Alla Regione proposte serie per la sanità pubblica" - LinkOristano
Protesta

Il Comitato salute di Oristano: “Alla Regione proposte serie per la sanità pubblica”

La risposta al presidente della Regione Solinas e all'assessore Nieddu

Le dottoresse Maria Carmela Marras e Gisella Masala, referenti del Comitato salute oristanese
Le dottoresse Maria Carmela Marras e Gisella Masala, referenti del Comitato salute oristanese

Oristano

La risposta al presidente della Regione Solinas e all’assessore Nieddu

“Troppe proteste fanno scappare i medici”, parole dure quelle pronunciate ieri a Villa Devoto dal presidente della Regione Christian Solinas e dall’assessore alla Sanità Mario Nieddu. Un attacco che il Comitato per il diritto alla salute della provincia di Oristano non ha esitato a rispedire al mittente, chiedendo ancora una volta la ridistribuzione degli organici in servizio presso le strutture sanitarie, evidenziando perplessità legate ai medici in affitto e la necessità che venga abolito il numero chiuso per l’accesso alla facoltà di Medicina.

Il Comitato oristanese ha quindi rilanciato l’invito alla manifestazione per la sanità in programma a Cagliari venerdì 24 settembre. Alla protesta hanno già aderito tanti comitati, associazioni e sindacati del centro Sardegna e i Comitati dei sindaci dei distretti sanitari di Oristano, Ales-Terralba e Ghilarza-Bosa.

Di seguito la nota diffusa dal Comitato per il diritto alla salute della provincia di Oristano.

Siete una vergogna, voi 7.400 componenti del Comitato per il diritto alla salute della provincia di Oristano, che insieme a tutti gli altri Comitati sardi siete nati solo per protestare, senza confrontarvi sulle possibili soluzioni.

“Proteste controproducenti, perché la continua conflittualità  fa diventare certe sedi poco appetibili per i giovani medici”. E chi vi accusa è il presidente della Regione e l’assessore Nieddu.

Zitti dovevate stare! E buoni, e creare un “clima di leale collaborazione”. Solo così si sarebbe giunti allo scopo finale: la privatizzazione della sanità pubblica. Invece avete preso coscienza e avete iniziato a protestare e a manifestare.

Si, perché è un vostro diritto avere un Pronto soccorso che funzioni con medici dedicati e specializzati in emergenza, perché non si deve sperare solo nella grazia divina se si ha un’ischemia, e se ci si frattura non si può attendere una settimana-dieci giorni per venire operati.

Ma voi, componenti del Comitato, cittadini, avete fatto anche proposte, mai ascoltate, sminuite nei loro contenuti. Eppure dicono che hanno bandito 66 concorsi, 62 avviati e 25 conclusi.

Dove sono i vincitori? Chiedete da mesi una ridistribuzione degli organici: se i giovani medici non vengono a Oristano non è certo per la “conflittualità” creata dai comitati, bensì perché sono al corrente di turni massacranti, senza riposo e ferie. Ma lor signori almeno per il Pronto soccorso la soluzione l’hanno trovata: i medici in affitto!

Una soluzione inaccettabile sia per la grossa spesa che comporterebbe, ma soprattutto perché verrebbero trattati solo i codici bianchi e verdi. Cosa che potrebbe fare un medico di continuità territoriale (guardia medica).

Il Comitato ha chiesto in diverse occasioni che si abolisca il numero chiuso in Medicina, che gli specializzandi degli ultimi due anni vengano, com’è successo in Covid, inseriti nell’organico degli ospedali, che vengano incentivati i medici di base nelle zone disagiate o quelli che devono supplire alla mancanza dei colleghi per malattia o pensionamento.

Proposte serie, non chiacchiere. Ma non sarà invece che si sta cercando di sminuire la manifestazione del 24 settembre?

Il Comitato per il diritto alla salute della provincia di Oristano

Mercoledì, 22 settembre 2021

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