"Alla Casa della salute di Laconi mancano i servizi essenziali" - LinkOristano
Sanità

“Alla Casa della salute di Laconi mancano i servizi essenziali”

Il sindaco Argiolas chiede l'intervento dell'Assl

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La Casa della salute di Laconi

Laconi

Il sindaco Argiolas chiede l’intervento dell’Assl

Nuovo appello perché vengano garantiti i servizi essenziali presso la Casa della salute di Laconi. Il sindaco Salvatore Argiolas ha chiesto al commissario straordinario dell’Assl di Oristano, Giorgio Steri, l’apertura di un tavolo di confronto.

Già nei mesi scorsi il sindaco di Laconi aveva invitato l’Assl ad agire, denunciando più volte la carenza dei servizi. “La Casa della salute di Laconi è stata inaugurata il 6 novembre del 2015 con grandi proclami, in quanto la struttura doveva rappresentare il fiore all’occhiello della sanità nella provincia di Oristano e non solo”, scrive Argiolas in una nota indirizzata a Steri, al commissario dell’Ats, Massimo Temussi, al direttore del Distretto sanitario di Ales-Terralba, Andrea Paolo Giuseppe Floris, e all’assessore regionale alla Sanità, Mario Nieddu.

“La Casa della salute rappresentava una nuova visone della sanità pubblica”, prosegue Argiolas, “una riorganizzazione che doveva portare i servizi dal cittadino e non il contrario. Infatti la struttura, molto confortevole e completamente riqualificata strutturalmente, avrebbe dovuto ospitare varie figure professionali al fine di garantire un servizio sanitario per le intere ventiquattro ore giornaliere per tutto il territorio, assicurando al minimo il ricorso all’ospedalizzazione”.

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Salvatore Argiolas

Erano solo promesse: “Niente di tutto questo evidentemente ha trovato applicazione”, prosegue ancora il sindaco di Laconi, “anzi alcuni servizi precedentemente garantiti attualmente non vengono elargiti (vedasi i prelievi del sangue)”.

Tra le criticità prese in esame da Argiolas c’è anche quella della sala d’aspetto. “Addirittura ridicola e inaccettabile”, denuncia il sindaco, “la situazione paradossale della mancata apertura della sala d’aspetto, che costringe i pazienti, prevalentemente anziani e disabili, ad attendere l’arrivo del medico di famiglia all’esterno della struttura, anche sotto pioggia e temporali in inverno. Insomma, ci si ammala andando dal medico”.

“Fin dai giorni immediatamente successivi alla mia elezione ho trasmesso diverse note sull’argomento alle varie autorità interessate”, sottolinea ancora Salvatore Argiolas, “chiedendo incontri e provvedimenti urgenti, anche in considerazione del periodo emergenziale dovuto al Covid-19 che stavamo e stiamo tuttora affrontando. Non ho mai ricevuto riscontro alcuno, e già questo è cosa gravissima”.

A Steri il sindaco chiede quindi “una netta inversione di tendenza”, per far sì che i territori delle zone interne non vengano ancora una volta abbandonati a loro stessi.

Mercoledì, 22 settembre 2021

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