Progetto del Distretto rurale Marmilla: ora coinvolgere imprese e associazioni - LinkOristano
Sviluppo locale

Progetto del Distretto rurale Marmilla: ora coinvolgere imprese e associazioni

Diciotto comuni, associazioni e organismi sindacali e di formazione sono già nel comitato promotore

Marmilla - pecore
Pecore al pascolo in Marmilla

Diciotto comuni, associazioni e organismi sindacali e di formazione sono già nel comitato promotore

Prosegue l’impegno dell’Unione di Comuni “Marmilla” per la costituzione del Distretto rurale Marmilla, che dovrebbe raggruppare i 18 paesi all’interno dei confini territoriali. In queste settimane sono previste attività di informazione e di raccolta delle adesioni dei soggetti privati.

L’obiettivo dei Distretti rurali, la cui nascita è stata favorita anche dalla Regione, è il rilancio dei settori dell’agricoltura e dell’agroindustria. Ma non solo. Il percorso di sviluppo inciderà anche sulla valorizzazione di tutto il patrimonio identitario dello stesso territorio, fatto di musei, siti archeologici, cooperative e società impegnate nella gestione dei beni culturali, ma anche nel fornire servizi ai cittadini.

L’idea di costituire il Distretto rurale è nata dall’assemblea dei sindaci dell’Unione, per la creazione di nuovi modelli di partenariato pubblico e privato “finalizzati a migliorare la produttività e la redditività del comparto agricolo, sostenere la valorizzazione del vasto patrimonio paesaggistico, ambientale, storico e culturale con azioni concrete ed efficaci”, ha detto Marco Pisanu, presidente dell’Unione di Comuni “Marmilla”.

Il Distretto rurale proporrà forme di cooperazione fra le amministrazioni locali, il tessuto produttivo, le scuole, le associazioni e le organizzazioni datoriali e sindacali.

Al comitato promotore del Distretto hanno già aderito formalmente tutti i 18 Comuni dell’Unione, diverse associazioni di categoria ed organismi della formazione e della ricerca.

Adesso, appunto, tocca anche ai privati. Proprio in questi giorni è stata aperta l’adesione alle aziende agricole, delle trasformazioni agroalimentari, del turismo (in particolare quello rurale ed extralberghiero), della ristorazione e dei servizi, ma anche al mondo della cultura e del sociale. Il presidente Pisanu ha aggiunto: “Occorre svolgere un’attività di ricerca e selezione di un panel rappresentativo delle aziende del territorio, con la finalità di definire il comitato promotore del Distretto rurale”. Per i sindaci dell’Unione, il Distretto rurale Marmilla “rappresenta una significativa opportunità per accrescere l’attrattività del territorio, migliorare l’efficienza del sistema produttivo, incrementare la qualità e il valore delle produzioni, e costituisce un’importante occasione per sostenere la polifunzionalità e la diversificazione nelle imprese del comparto agricolo, del turismo e dei servizi culturali”.

La nuova rete di cooperazione intende coinvolgere fin dal principio tutte le comunità dell’Unione e, in particolare, i giovani e le donne, aiutandoli a riscoprire l’agricoltura e la “cultura della ruralità” nel suo complesso, come opportunità per contenere lo spopolamento, creare o rafforzare le opportunità di occupazione, accrescere la stabilità di reddito, migliorare la qualità della vita, promuovere l’alimentazione sana e la sensibilità verso l’ambiente e il territorio.

Previsti nelle prossime settimane incontri fra i soggetti coinvolti nella costituzione del Distretto e i tecnici dell’Agenzia Laore, per individuare le esigenze del territorio e le linee guida per la definizione del Piano del Distretto, fondamentali per ottenere il riconoscimento del Distretto rurale Marmilla da parte della Regione.

Il modulo di adesione è disponibile sui siti dell’Unione Marmilla, dei 18 Comuni e su quello temporaneo del Comitato per il Distretto Rurale.

Le adesioni dovranno pervenire entro il 10 ottobre alla casella PEC unionecomunimarmilla@legalmail.it.

Martedì, 14 settembre 2021

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