Dagli USA a Simaxis per scoprire la storia dei rifugiati politici del Dopoguerra - LinkOristano
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Dagli USA a Simaxis per scoprire la storia dei rifugiati politici del Dopoguerra

Primo incontro con una studiosa americana, Sonya DiPalma. In futuro altre iniziative sul tema

incontro a simaxis con la studiosa americana Sonya DiPalma
Da sinistra: l'assessore Chiara Atzori, Sonya DiPalma, l'interprete Francesca Vacca e Vlada Pavcic - Foto Marco Sanna

Simaxis

Primo incontro con una studiosa americana, Sonya DiPalma. In futuro altre iniziative sul tema

Dall’America fino a Simaxis per conoscere e approfondire la storia dei rifugiati politici del Dopoguerra arrivati nel paese dell’Oristanese. Ieri sera nel Centro sociale l’assessore alla Cultura, Chiara Atzori, ha incontrato Sonya DiPalma, docente di Comunicazione di massa all’Università del North Carolina. La docente americana ha deciso di visitare Simaxis per indagare su un fatto storico dell’immediato dopoguerra e al quale ora la stessa amministrazione comunale vuole dare la giusta attenzione.

“Con il progetto HELP – Homeless european land program, nato dal più ampio Piano Marshall, numerosi rifugiati politici europei hanno avuto l’opportunità di un futuro migliore”, spiega l’assessore Atzori. “Arrivando da diversi campi profughi, in Sardegna sono riusciti a costruirsi una nuova vita. A Simaxis, ad esempio, con la creazione di una vasta azienda agricola che ha assicurato possibilità di lavoro”.

La professoressa DiPalma ha incontrato Vlada Pavcic, figlia di uno di quei rifugiati. “Con l’aiuto di una mia amica e interprete, Francesca Vacca”, spiega l’assessore, “abbiamo organizzato questo incontro-intervista”. La studiosa americana ha potuto esaminare anche foto e documenti.

“La famiglia di Vinko Pavcic arrivava da quella che allora era la Jugoslavia e si è integrata pienamente nel tessuto sociale a Simaxis. È stata Vlada a contattarci per prima e ad offrire la propria testimonianza sulla storia di suo padre. Un aiuto fondamentale per il quale tutta l’amministrazione guidata dal sindaco Giacomo Obinu le è molto grata. La speranza è quella di continuare in questa direzione, non solo per una divulgazione a livello scolastico ma anche strutturando delle ricerche più formali e approfondite a livello accademico. La nostra intenzione è quella di rivolgerci alle Università di Cagliari e Sassari e chiedere se siano interessate a ricreare una bibliografia sul tema – se esiste già non lo sappiamo, non abbiamo trovato molto per ora – e avviare gli studi”.

incontro a simaxis con la studiosa americana Sonya DiPalma
Una parte della documentazione fotografica messa a disposizione dalla famiglia Cariccia

“L’esempio di integrazione e sviluppo economico che più di cinquant’anni fa vissuto un piccolo paese come Simaxis può e deve essere un modello ed esempio per tanti”, conclude Chiara Atzori, “specie se si considera il contesto attuale, con la questione afghana e i tanti rifugiati che sono arrivati anche in Saradegna. Molti dei rifiugiati politici che arrivarono qui non ci sono più, ma i loro figli che possono fare da testimoni attivi”.

La fattoria. Negli anni Sessanta a Simaxis era nata l’Azienda agricola Don Murray, grazie ai dollari (centomila) di un attore americano, Donald Patrick Murray, nel 1956 con Marylin Monroe nel film “Fermata d’autobus”, in un ruolo che gli valse anche la nomination all’Oscar come miglior attore non protagonista. Murray – che nel 2013 ha ricevuto la cittadinanza onoraria a Simaxis – acquistò dei terreni e creò un’azienda agricola per far lavorare i profughi arrivati in paese.

L’azienda attualmente è divisa in tanti piccoli appezzamenti, coltivati prevalentemente per passione. Le vecchie case dei rifugiati sono state vendute e ora sono abitate da cittadini di Simaxis. L’unica costruzione ancora attiva è il pollaio Pavcic, gestito dal fratello di Vlada Pavcic.

Venerdì, 10 settembre 2021

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